É il 2 Marzo 2014 e Milan e Juventus si sfidano nella settima Giornata del Girone di Ritorno del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 2013-14 allo Stadio 'San Siro - Giuseppe Meazza' di Milano.
É una Juventus tutta record questa guidata in panchina dal 'gladiatore' Antonio Conte. É la Juve dei 102 punti finali che strapazza tutti e conquista così il suo trentaduesimo scudetto. Pensate che il Milan (fermatasi ad un mediocre ottavo posto) finisce a ben quarantacinque (45!) punti di distacco dalla squadra Campione d'Italia.
Buona Visione!
Stagione 2013-2014 - Campionato di Serie A - 7 ritorno
Milano - Stadio Giuseppe Meazza
Domenica 2 marzo 2014 ore 20.45
MILAN-JUVENTUS 0-2
MARCATORI: Llorente 44, Tevez 68
MILAN: Abbiati, Abate, Bonera, Rami, Emanuelson, Montolivo (Honda 70), De Jong, Taarabt (Robinho 75), Poli (Saponara 53), Kakà, Pazzini
Allenatore: Claerence Seedorf
JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Bonucci, Caceres, Lichtsteiner (Padoin 83), Pogba, Pirlo, Marchisio C., Asamoah, Tevez (Giovinco 90+2), Llorente (Osvaldo 90)
Allenatore: Antonio Conte
ARBITRO: Guida
La capolista soffre, rischia ripetutamente di andare sotto ma reagisce con straordinaria forza e espugna il Meazza con le reti di Llorente e Tevez. La Roma scivola a -11. Pali, nel finale, di Pirlo, Pogba e Robinho. Spavento per Poli: trauma cranico
MILANO - Non ce ne è per nessuno. La Juve passa anche a Milano e ipoteca lo scudetto. Conquista il 22° successo su 26 incontri e vola a +11, anche se con una gara in più, nei confronti della Roma. Se è vero, come dice Garcia che alla fine del campionato mancano ancora molte giornate è anche vero che i bianconeri hanno dato l'ennesima prova di straordinaria forza uscendo indenni da una serata difficile, per di più dopo la faticosa trasferta a Trabzon.
JUVE, VITTORIA DA GRANDE SQUADRA - La Juve ha vinto da grande squadra. Ha saputo soffrire per quasi un tempo, in cui è stata lungamente messa alle corde da uno dei migliori Milan della stagione, e poi ha colpito in maniera micidiale, sgretolando prima di tutto psicologicamente gli avversari. Non a caso i rossoneri nella ripresa sono partiti inevitabilmente meno convinti e hanno finito per incassare lo 0-2 di Tevez che, in pratica, ha chiuso anzitempo i giochi.
MILAN, UNA PROVA CONFORTANTE - Il ko rallenta la corsa del Milan all'Europa League ma fa intravedere comunque un futuro roseo a Seedorf. La squadra sembra aver ritrovato compattezza, motivazioni e gioco. Tutte componenti importanti per ricostruire qualcosa di importante e per far credere che il 6° posto, attualmente lontano 5 punti, sia ancora tranquillamente alla portata malgrado in mezzo ci siano altre tre formazioni.
CONTE RILANCIA MARCHISIO - Senza Vidal, squalificato, Conte ha rilanciato in mediana Marchisio, confermando Caceres al posto di Ogbonna in difesa. Nel Milan Seedorf, privo dell'appiedato Muntari, ha inserito in mediana de Jong e ha riproposto in difesa il recuperato Bonera. Davanti, invece, ha preferito Poli e Kakà a Saponara ed Honda.
KAKA' MANCA L'1-0 - Il Milan è partito bene, non ha fatto ragionare i rivali con un pressing alto asfissiante ma è mancato in fase di finalizzazione. La squadra ha costruito ben 10 palle-gol in 45' ma le ha sciupate per mancanza di forza o di precisione. La migliore è capitata al 26' a Kakà che, smarcato da Taarabt, ha prima calciato addosso a Buffon e poi, sulla respinta, si è fatto respingere il pallone sulla linea da Bonucci.
LLORENTE GELA IL MEAZZA - La Juve ha vacillato, ha stretto i denti ma non ha mai rinunciato a replicare in ripartenza. E dopo aver costretto agli straordinari Abbiati su un destro ravvicinato di Lichtsteiner al 18', è passata cinicamente al 44′ con un'azione da manuale: Marchisio dalla destra ha servito in area Tevez che di prima ha lanciato sulla destra Lichtsteiner, bravo a rimettere immediatamente in mezzo per Llorente che ha insaccato.
TRAUMA CRANICO PER POLI - Il Milan ha accusato il colpo e non è riuscito a ripartire nel secondo tempo con la stessa intensità. Malgrado ciò, si è comunque costruito la palla del pareggio, sfiorato da Poli con un colpo di testa coraggioso che gli è costato anche la corsa all'ospedale per un trauma cranico dopo un duro contrasto testa contro testa con Caceres.
PIRLO NON VIENE ESPULSO, TEVEZ RADDOPPIA - La Juve non ha tremato e, dopo essere stata graziata dall'arbitro Guida (che non ha espulso Pirlo per un brutto fallo con il piede a martello ai danni di Saponara, subentrato a Poli), ha raddoppiato: tutto merito di Tevez che al 67′ ha raccolto un pallone ai 28 mt e ha scaraventato un destro d'antologia sotto la traversa lasciando di sasso l'incolpevole Abbiati.
PALI DI PIRLO, POGBA E ROBINHO - Il Milan ha provato a non mollare mentalmente ma dopo aver creato altre tre apprensioni ad Abbiati con Rami, Robinho, gettato disperatamente nella mischia al posto di Taaarabt, e Emanuelson, ha alzato definitivamente bandiera bianca. La Juve non ne ha approfittato per dilagare, colpendo prima una traversa su punizione con Pirlo e poi un palo con un destro da fuori di Pogba e, al 93', ha mantenuto comunque la porta involata su un destro di Robinho che ha picchiato a porta vuota sulla trasversale a Buffon battuto. L'ennesimo segnale di una stagione in cui tutto fila per il verso giusto.
Jacopo Manfredi
tratto da: Milan-Juventus 0-2, i bianconeri ipotecano lo scudetto