venerdì 25 aprile 2025

25 Aprile 1982: Juventus - Inter

É il 25 Aprile 1982 Juventus e Inter si sfidano nella dodicesima giornata del girone di ritorno del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1981-82 allo Stadio 'Comunale' di Torino.

A fine campionato la Juventus conqusiterá la sua Seconda Stella da appuntare sul petto. Dopo un lunghissimo testa a testa con la Fiorentina allenata da Giancarlo DeSisti, la spunta all'ultima giornata grazie ad una vittoria esterna a Catanzaro con un rigore del partente Liam Brady. Dall'altra parte c'é l'Inter allenata da Eugenio Bersellini che terminerá il campionato in un deludente quinto posto.

Buona Visione!

          

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Stagione 1981-1982 - Campionato di Serie A - 12 ritorno
Torino - Stadio Comunale
Domenica 25 aprile 1982 ore 15.30
JUVENTUS-INTER 1-0
MARCATORI: Brady rigore 76

JUVENTUS: Zoff, Osti, Cabrini, Gentile, Brio, Scirea, Marocchino, Bonini, Galderisi (Tavola 72), Brady, Virdis
Allenatore: Giovanni Trapattoni

INTER: Bordon, Bergomi, Baresi G., Marini, Canuti (Serena A. 77), Bini, Bagni, Prohaska, Altobelli, Beccalossi, Oriali
Allenatore: Eugenio Bersellini

ARBITRO: Barbaresco




Brady dal dischetto ha battuto l'Inter ad un quarto d'ora dalla conclusione del match
Rigore discusso, ma Juventus con merito 
Barbaresco punisce un intervento in scivolata di Marini su Cabrini: proteste ne-razzurre, Prohaska ammonito Altro scontro Baresi-Cabrini, non era penalty Gioco confuso, maggiori le conclusioni bianconere - Bettega è rimasto in panchina
 
TORINO Visto che Juventus ed Inter avevano ingarbugliato non poco tra rabbiosa rivalità ed errori, tra alti e bassi del singoli giocatori la matassa della partita ad un quarto d'ora dalla fine a decidere la preziosissima vittoria bianconera è arrivato un segnale dell'arbitro Barbaresco. Al 28' il fischio che rilevava gli estremi del rigore in un intervento in scivolata di Marini nelle cui gambe incocciava (a palla presumibilmente persa) Cabrini lanciato in affondo, e dopo quasi due minuti impiegati a calmare le proteste nerazzurre e ad ammonire Prohaska l'altro sibilo che faceva partire Brady con palla sul dischetto. Bordon intuiva la direzione del tiro, ma la botta dell'irlandese era troppo forte e troppo ben diretta. 
Era il gol della vittoria bianconera, una rete che fará discutere ma che ha premiato almeno il maggior numero di conclusioni della squadra di Trapattoni. Subito dopo il penalty, con un'Inter che aveva perso la testa e si dedicava ad una vera caccia all'uomo, lo stesso Cabrini finiva a terra di nuovo in piena area su una dura entrata di Baresi (dopo aver vinto un duro tackle con Bini), ma stavolta Barbaresco con larghi cenni faceva proseguire il gioco. 
E' stato l'arbitro a regalare i due punti che consentono alla Juve di restare leader alla pari con le Fiorentina? Dalla tribuna, onestamente, pareva più rigore il secondo del primo, ma le riprese tv invertono le impressioni, perchè nello scontro-bis Cabrini è parso tuffarsi al contatto con l'avversario. Diciamo che il dubbio c'è ma è mínimo, e che Barbaresco era vicino alle due fasi di gioco, in buonissima posizione per giudicare. Andata in campo al completo, contro una Juventus che le rendeva due elementi del peso di Tardelli e Furino, presentando una formazione di emergenza, l'Inter ha giocato una partita tutto sommato assurda. La evidente concentrazione e la grinta del nerazzurri si esaurivano sul tre quarti campo: solo all'avvio una manovra verticale Beccalossi-Altobelli costringeva Zoff ad un salvataggio con la gamba destra, poi il controplede degli uomini di Bersellini perdeva efficacia e convinzione, anche per la negativa prestazione di Bagni il quale dominato da Cabrini privava della sua collaborazione i compagni di attacco. 
La Juventus ha cosi premuto più a lungo, sia pure con poca penetratività, ma il numero delle conclusioni a rete è nettamente a suo favore. Fuori di poco una botta di Cabrini al 5', due pericolosi affondo di Brady e Marocchino attorno al 22', una botta di Brady ribattuta ed una successiva di Bonini di poco alta al 39', ed in chiusura del primo tempo una bella girata (lancio di Bonini) di Galderisi, il cui rasoterra si perdeva di poco oltre il montante alla destra di Bordon, sorpreso. 
Nella ripresa la Juventus intensificava gli attacchi. Finiva fuori al 4' un colpo di testa di Virdis su centro di Galderisi, ancora Virdis colpiva secco con la fronte un cross di Brady ma Bordon rispondeva in presa, volando. Finiva fuori sfiorando il montante una girata in mischia di Galderisi al 15', poi la pressione era interrotta da un tiro trasversale di Beccalossi che Zoff neutralizzava in due tempi. Trapattoni sostituiva Galderisi con Tavola, cercando di compensare la punta in meno con una maggiore spinta (e maggiore sicurezza) a centrocampo, e si arrivava al due affondo di Cabrini frenati con durezza, al penalty di Brady ed al secondo caso da rigore.
 
Due tiri non forti ma precisi di Virdis ed un assist del sardo per Brady (tiro stopрраto da Bini) chiudevano i tentativi bianconeri, e Zoff allo scadere del match alzava in angolo una staffilata dal limite di Bergomi, unico frutto del forcing finale. 
Questi pochi pericoli per i portieri sono stati il frutto di una partita tesa ma giocata a sussulti, con rari momenti di gioco corale. La Juventus ha pagato le assenze, Bettega è rimasto in panchina risentendo però da vicino il clima di gara, gli avanti bianconeri hanno lottato ma senza rendersi pericolosi se non in poche occasioni. E' mancata ai campioni la solita spinta sulle fasce laterall, l'ha operata con efficacia il solo Cabrini visto che Gentile doveva badare a Beccalossi ed Osti sulla destra, pur avanzando, non è stato felice nel suggerimenti. 
La vittoria juventina è comunque meritata, e sbollita la rabbia finirà per riconoscerlo anche l'Inter. 
Bruno Perucca
tratto da: LaStampa 26 Aprile 1982





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