giovedì 1 maggio 2025

1 Maggio 1983: Juventus - Inter

 

É il 1 Maggio 1983 e Juventus ed Inter e si sfidano nella tredicesima giornata del Girone di Ritorno del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1982-83Il tutto si svolge allo Stadio 'Comunale' di Torino.

I bianconeri piemontesi sono oramai considerati 'la squadra piú forte del mondo' avendo in rosa motli elementi della nazionale Italiana Campione del Mondo a Spagna 82. C'é pure l'aggiunta di due fuoriclasse assoluti come Michel Platini e Zibì Boniek. A fine campionato la Juventus finirá in seconda posizione dietro alla Roma di Nils Liedholm. Per quanto riguarda la Coppa dei Campioni ci si aspetta una festa in gran stille in finale ad Atene. Ma un gol da fuori area di Felix Magath e la caparbietá dell'Amburgo dirá ancora di no alla Vecchia Signora.

Dall'altra parte c'é un Inter che finisce la stagione al terzo posto finale e si qualifica per la Coppa UEFA.

Buona Visione! 



juventus




Stagione 1982-1983 - Campionato di Serie A - 13 ritorno
Torino - Stadio Comunale
domenica 1 maggio 1983 ore 16:00
JUVENTUS-INTER 0-2
 
JUVENTUS: (c) Zoff, Prandelli (Furino 49), Cabrini, Bonini, Gentile, Scirea, Bettega R., Tardelli, Rossi P. (Marocchino 49), Platini, Boniek.
A disposizione: Bodini, Storgato, Galderisi.
Allenatore: Trapattoni
 
INTER: Bordon, Bergomi, Baresi G., Oriali, Collovati, Bini (Bernazzani 59), Bagni, Muller, Altobelli, Beccalossi, Sabato.
A disposizione: Bozzini, Ferri R., Bergamaschi, Juary.
Allenatore: Marchesi
 
ARBITRO: Barbaresco
AMMONIZIONI: Prandelli, Gentile, Bettega R., Bettega R. 81 (Juventus); Bagni, Bergomi, Collovati (Inter)
ESPULSIONI: Bettega R. 81 (Juventus)



Una brillante Inter obbliga la Juventus a soffrire
PLATINI, CHE RINCORSA
Il francese trascinatore e goleador, Barbaresco spettatore distratto (Boniek e Bettega bloccati irregolarmente in area) - Grande Bordon, bene la coppia Mueller-Beccalossi

 
TORINO Una partita spettacolo, ricca di emozioni, scontri anche duri ma mai maligni, punteggiata da gol molto belli, rovinata prima ancora dell'inizio dai teppisti che hanno assaltato il pulIman dell'Inter e ferito Marini vicino allo stadio, e durante il suo svolgimento dall'arbitro. Il signor Barbaresco senza togliere nessun merito a una Inter spumeggiante. molto concentrata e viva ha sorvolato su un bloccaggio irregolare ai danni di Boniek e su una clamorosa ed evidente spinta da tergo a Bettega. tutto nell'area di rigore nerazzurra.
 
La veemente rincorsa bianconera dopo le reti di Altobelli e Oriali ha trovato, quindi, altri ostacoli, e non solo quelli rappresentati dalla difesa nerazzurra, soprattutto da un Bordon scattante e pronto di riflessi. E alla fine del match (quando l'Inter era peraltro in grado di piazzare il gol vincente in contropiede) Barbaresco ineffabilmente ha concesso solo 23" di recupero a una Juve in forcing, anche se in dieci per l'espulsione di Bettega a nove minuti dal termine. 
C'erano almeno tre minuti da recuperare per incidenti, per interruzioni provocate dai nerazzurri che cercavano di guadagnare tempo. Per l'arbitro andava bene cosi, si era sfogato con la cacciata di Bettega già ammonito e colpevole di lesa maestà (ha misurato la distanza fra il pallone e la sua barriera, visto che Barbaresco li stava spingendo... in porta) dopo avere perdonato falli di gioco che meritavano maggiore decisione. 
Sul taccuino dell'arbitro erano finiti (ammoniti) Bagni per proteste, Prandelli per fallo da tergo su Altobelli, Bergomi dopo mezz'ora di punzecchiature a Rossi, Collovati recidivo su Bettega, Gentile per proteste, Bettega (poi espulso per doppio cartellino giallo) per una scorret-tezza su Baresi. Ce ne stavano altri, per limare la foga e la rabbia di molti. Tenere una partita vigorosa e di alti livelli agonistici nei binari non è parso compito di Barbaresco, ma quando Bettega l'ha come preso in giro (sbagliando) allora sì che la giustizia è scattata inesorabilmente. 
Spiace dedicare tanto spazio al direttore di gara togliendolo a una partita cost ricca di episodi emozionanti ma ieri Barbaresco ha davvero pesato troppo sulla gara iniziatasi su alti ritmi grazie alla brillante partenza nerazzurra. Marchesi presentava la coppia Beccalossi-Mueller ed i due hanno dimostrato di dividersi il campo con intelligenza grazie all'apporto dinamico di Bagni e Oriali, alla diligente copertura di Sabato, ai rientri di Altobelli. Trapattoni, costretto a impiegare Gentile come stopper su Altobelli per l'assenza di Brio, ha affidato Beccalossi a Prandelli, con Bonini a tamponare ora sul centro, ora alla destra per spalleggiare Tardelli alle prese con la coppia Mueller-Sabato.
Da parte nerazzurra, strette e dure le marcature su Rossi (Bergomi) e Bettega (Collovati), con Oriali ad accettare il duello con Platini, ma pronto a partire in avanti con decisione e prontezza. Inizialmente l'Inter risultava piú armonica e più concentrata sulla partita. Non che la Juve la snobbasse, ma è chiaro che i pensieri bianconeri vanno al futuro, tanto che ci sono voluti due palloni alle spalle di Zoff per riportare al presente la squadra di Trapattoni. Qualche scintilla di Bergomi su Rossi e di Collovati su Bettega, una staffilata bassa di Cabrini che consentiva a Bordon di mettersi in luce, un inutile e plateale fallo di Boniek in recupero su Bagni, quindi l'Inter andava in vantaggio. Lancio verticale di Mueller per Altobelli, prodezza del centravanti (controllo. dribbling, giravolta) e violenta botta da 25 metri quasi nel sette alla destra di Zoff.
Dino era costretto a una uscita di piede ancora su Altobelli, e al 37’ arrivava il raddoppio. Scambio a destra Sabato-Mueller, centro lungo, Baresi che raccoglieva e, malgrado l'ostruzione di un bianconero, toccava in mezzo. Oriali che metteva in rete con facilità con Zoff fuori traiettoria, ancora spostato a sinistra per fronteggiare Baresi. La Juve toccata nel vivo ritrovava gli stimoli giusti. Rossi fermava una staffilata di Boniek diretta a rete, il polacco si rifaceva allo scadere del tempo chiudendo bene un triangolo largo con Platini che da sinistra infilava Bordon.
 
Boniek partiva di scatto al 3' della ripresa su lancio profondo del francese, rientrava sul dribbling per liberare il tiro, ma Bagni lo avviluppava bloccandolo. Barbaresco nicchiava clamorosamente. Entravano Furino e Marocchino al posto di Prandelli e Rossi ma al 10' l'Inter segnava ancora con Mueller che chiudeva con una botta trasversale da sinistra, nell'angolo lungo una manovra in linea fra balbettamenti di Furino e Bonini. Tornava sotto la Juve. Marchesi sostituiva l'acciaccato Bini con Bernazzani una punta, arretrando Sabato. La Juve si avventava e al 19' Bettega, un metro dentro l'area, era tolto dal pallone con una evidente spinta da tergo. 
Si scatenava il forcing bianconero. Bordon negava il gol a Tardelli con una magnifica respinta, ma non aveva scampo al 25' quando Platini, con uno stacco superbo (ma dov'è il mal di schiena?), schiacciava in rete un cross dello stesso Tardelli. Quindi palla-gol sciupata da Scirea (oltre la traversa) e al 33' il pareggio di Bettega che in mischia trovava un varco dopo due respinte di Bordon. Marocchino calciava sul portiere, Platini saltava tutti, compreso Bordon, ma il suo tocco indietro dal fondo non trovava compagni, quindi l'espulsione di Bettega e la fine. 
Ce n'era abbastanza, anche per Barbaresco. 
Bruno Perucca
tratto da: LaStampa del 2 maggio 1983




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