venerdì 23 maggio 2025

23 Maggio 1988: Torino - Juventus

É il 23 Maggio 1988 Torino Juventus si sfidano in questo spareggio che regala un posto per la Coppa UEFA 1988-89. Il tutto é un appendice del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1987-88. Si gioca allo Stadio 'Comunale' di Torino.

I bianconeri sono guidati in panchina da Rino Marchesi e dopo i fasti ed i successi con Giovanni Trapattoni e Michel Platini a guidarli questi sono anni di magra. Inoltre c'é il Milan di Arrigo Sacchi che sta per iniziare la sua era d'oro. 

Dall'altre parte c'é il Torino che viaggia sempre tra la qualificazione UEFA e una mediocritá cronica. 


Buona Visione! 





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Stagione 1987-1988 - Spareggio UEFA - Finale
Torino, campo neutro - Stadio Comunale
lunedì 23 maggio 1988 ore 20:30 
TORINO-JUVENTUS 0-0 - Dopo i calci di rigore (2-4)

SEQUENZA CALCI DI RIGORE: Vignola (gol), Cravero (gol), De Agostini (gol), Bresciani (gol), Brio (parato), Comi (traversa), Cabrini (gol), Benedetti (fuori), Rush (gol)

TORINO: Lorieri, Corradini, Ferri G., Crippa, Benedetti, Cravero, Rossi E., Sabato, Polster, Comi, Bresciani
A disposizione: Zaninelli, Fuser, Lentini, Di Bin, Zago
Allenatore: Luigi Radice

JUVENTUS: Tacconi, Bruno P., (c) Cabrini, Bonini, Brio, Tricella, Mauro (Vignola 104), Laudrup, Rush, De Agostini, Buso (Alessio 46)
A disposizione: Bodini, Scirea, Napoli N. 
Allenatore: Rino Marchesi

ARBITRO: D'Elia
AMMONIZIONI: Laudrup 3 (Juventus); Benedetti 33, Bresciani 92 (Torino)





Juve in Europa, è di rigore 
Solo con i tiri dagli 11 metri i bianconeri battono il Toro nello spareggio-Uefa 
I tempi regolamentari e i supplementari, dominati dal nervosismo, finiscono 0-0
Poche emozioni, rare le occasioni da rete 

TORINO — Una serata dolce e calma per la partita più drammatica della stagione torinese. Quattro derby non sono bastati per scaricare le pile dei tifosi più accesi, anche se i vuoti sulla gradinata centrale hanno denunciato un po' di stanchezza, e qualche vuoto nei portafogli. Sono rimaste le due curve a fronteggiarsi, con poca fantasia peraltro, sentendo urla e invettive reciproche e risapute. Torino obbligato, come formazione, dalle assenze di Berggreen e Grttti. Juventus con propensione offensiva. Buso al fianco di Rush e Alessio in panchina. 

Avvio a ritmo piuttosto fiacco, più di paura reciproca che di studio. La Juventus subito grintosa, al 2' un brutto fallo di Bruno su Bresciani che reagiva da terra, costringendo D'Elia al ruolo di paciere. E un minuto dopo Laudrup agganciava Crippa che stava uscendo da una mischia, per il danese ii primo cartellino giallo del match. Il Torino cercava di manovrare aggirando la difesa avversaria sulle fasce, ma al centro Polster non coglieva i suggerimenti di un vivacissimo Bresciani e sprecava alcune palle giocabili sicuramente meglio. Ai bianconeri restava il contropiede, in una partita che col passare dei minuti denunciava sempre più la tensione e il nervosismo. La prima occasione valida toccava al Torino al 16' quando Corradini scambiava con Comi, riceveva un lancio lungo e alto e tentava il pallonetto di testa ma sbagliava abbondantemente la mira mettendo la palla sul fondo. 

Sbagliava Polster sui trequarti campo Corradini era costretto a pizzicare Buso al limite e la punizione violenta di De Agostini rimbalzava contro la barriera. Alla mezz'ora ancora Bresciani, che infastidiva non poco la difesa bianconera con i suoi spunti e la sua freschezza, toccava una palla bassa per Polster che pareva dormire e non coglieva l'invito. Ancora avanti il Toro con Sabato il quale centrava dalla destra e Bresciani di testa deviava su Tacconi. Passata la mezz'ora, la Juventus cominciava a ingranare una marcia decente, e le sue offensive mettevano in crisi la difesa granata, anche se la prima azione valida era propiziata da un rilancio di testa di Brio, trenta metri, mischia in zona-Lorieri e deviazione in angolo, uno dei tanti nei quali si rifugiava la difesa del Toro. Era Mauro al 37' ad impegnare Lorieri con un tiro da lunga distanza, quindi al 43' lo stesso Mauro con una bella rovesciata metteva Rush in condizione di effettuare una pericolosissima deviazione sul primo palo: era bravo Lorieri (malgrado l'acciacco per un precedente scontro in mischia) a deviare d'istinto la palla in angolo con la punta delle dita. 

La Juve iniziava il secondo tempo con Alessio al posto di Buso rimasto fuori partita nei primi 45'. Per Corradini un cambio di avversario, ferme le altre marcature granata: Benedetti sull'ormai vecchia conoscenza Rush e Ferri stavolta a guardia di Mauro con Rossi sulla strada di Laudrup. A centrocampo di fronte Comi e De Agostini, Crippa e Bonini mentre sulla destra granata Sabato contrastava Cabrini. Da parte bianconera Bruno a soffrire e picchiare su Bresciani e Brio a passeggiare contro l'evanescente Polster. Bianconeri più vivi, più intraprendenti contro un Torino che viveva soprattutto su spunti individuali più che sul gioco corale, quel gioco che ha perso in questo stressante finale di stagione. Lorieri era bravo al 53' ad alzare in angolo una botta di Mauro da fuori area, a quattro minuti dopo si risvegliava Polster almeno nel calciare una punizione. Forte botta di sinistro sul primo palo e gran volo di Tacconi a deviare in angolo. I granata avevano un momento di efficacia, e al 64' Corradini da destra apriva lungo su Bresciani il quale sbucava alle spalle di Bruno, stoppava la palla di petto ma se l'allungava troppo favorendo l'uscita di Tacconi. 

Due squadre stanchissime arrivavano sullo 0-0 al 90° minuto, con gli ultimi brividi per Lorieri, prima impegnato in uscita da una puntata di Rush e poi messo in zona rischio da un «buco» di Benedetti. Inevitabili, quindi, i tempi supplementari. Nei primi 15' di prolungamento la pressione juventina era più costante, e il Torino si chiudeva in difesa a respingere lanciando soltanto sporadicamente Bresciani e Polster in contropiede. Tre punizioni dal limite mettevano in difficoltà la difesa granata: era Benedetti a svettare di testa in alcune occasioni, ma era sempre Rush in agguato pericolosamente. Al 104' Marchesi operava un'altra sostituzione, entrava Vignola (sperando nel suo tiro) al posto di Mauro che usciva dal campo niente affatto convinto. 

Bruno Perucca





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