É il 20 Agosto 1978 ed Atalanta e Juventus si sfidano in questa gara amichevole in preparazione del Campionato Italiano di Serie A 1978-79 allo Stadio 'Comunale' di Bergamo.
É una Juventus (Campione d'Italia in carica) con grandi giocatori, un allenatore vincente (Giovanni Trapattoni) che peró non riuscirá a ripetere la conquista tricolore. Infatti lo Scudetto andrá al Milan.
L' Atalanta dal canto suo non riuscirá ad evitare una dolorosa retrocessione in Serie B.
Buona Visione!
Stagione 1978-1979 - Amichevole
Bergamo - Stadio Comunale
Domenica 20 agosto 1978 ore 20:30
ATALANTA-JUVENTUS 1-1
MARCATORI: Bettega R. 19, Garritano 44
ATALANTA: Pizzaballa (Bodini 46), Mei, Vavassori (Osti 75), Mastropasqua (Marocchino 75), Marchetti G., Tavola, Scala (Andena 64), Rocca, Garritano (Bertuzzo 46), Finardi (Chiarenza 75), Pircher (Paina 75)
Allenatore: Battista Rota
JUVENTUS: Zoff, Cuccureddu, Cabrini, Furino, Morini (Brio 70), Scirea, Causio, Gentile (Verza 70), Boninsegna, Benetti, Bettega R.
Allenatore: Trapattoni
ARBITRO: Ballerini
Oltre ventimila spettatori a Bergamo per la gara con i campioni d'Italia
Atalanta - Juventus, pareggio e bel gioco
Un giusto 1-1 con buone manovre dei bianconeri (privi dei tre militari) soprattutto per merito di Causio e Gentile
Segna per primo Bettega di testa, risponde per i bergamaschi il vivacissimo ex granata Garritano
Due pali di Benetti e FurinoDAL NOSTRO INVIATO BERGAMO — La febbre della domenica fa già delirare gli appassionati di calcio: ieri sera al Comunale di Bergamo c'era un pubblico da campionato, oltre 20 mila spettatori, attirati dalla Juventus scudettata e con ben otto "argentini". In tribuna c'era anche Giacinto Facchetti in attesa di sistemazione: mancava Giampiero Boniperti che, per motivi di traffico, aveva preferito restare a Barengo. L'assenza di Virdis e Tardelli, impegnati insieme con Fanna nella Nazionale militare che ieri sera ha affrontato la Lazio, consentiva a Trapattoni reduce dal viaggio-lampo in Scozia — di verificare le condizioni di Boninsegna e Furino, due rincalzi di lusso che potranno ancora essere molto utili nell'intensa annata che attende la Juventus.
Quella di Bergamo era la più impegnativa amichevole di questo scorcio di stagione ed anche l'ultima, visto che con il Torneo Città di Milano, che s'inizi era venerdì prossimo e vedrà la Juventus opposta ai « cariocas » del Botafogo al Comunale, comincerà a contare il risultato. L'Atalanta era scesa in campo nella miglior formazione, fatta eccezione per Festa, recentemente operato di menisco, che era sostituito dall'ex cremonese Finardi.
La Juventus assumeva subito l'iniziativa sospinta da Causio che, con irresistibili serpentine, creava scompiglio nelle retrovie dell'Alatanta che si richiudeva nella propria area affidandosi, per il contropiede, all'ex granata Garritano ed a Pircher che effettuavano un gran movimento incrociandosi continuamente.
Dopo un paio di minuti Morini si dedicava al massiccio Pircher, mentre Cuccureddu prendeva in consegna l'agile e vivacissimo Garritano. A centrocampo si fronteggiavano Furino-Scala, Gentile-Finardi, Benetti-Mastropasqua, mentre Causio era controllato da Tavola. In avanti Bettega e Boninsegna erano rispettivamente tallonati da Mei e Vavassori, protetti alle spalle dal libero Marchetti. Dopo un violento destro di Cuccureddu a lato, il pallone si sgonfiava e veniva sostituito. All'8', su assist di Causio, Benetti esplodeva un gran sinistro da una ventina di metri e colpiva l'esterno del palo sulla destra dell'esterrefatto Pizzaballa.
Benetti puntellava il centrocampo trasformandosi anche in suggeritore, ben fiancheggiato sulla destra da Gentile che si sta rapidamente ambientando nel nuovo ruolo. Anche Furino dava il suo valido contributo. Ma le azioni migliori si snodavano sulla destra grazie alle felici combinazioni fra Gentile e Causio. L'Atalanta osava di più e al 10' si avvicinava a Zoff grazie a Garritano che serviva all indietro Tavola il cui tiro era respinto da Morini. Tre minuti dopo Zoff bloccava un rasoterra di Garritano e al quarto d'ora la Juventus si distendeva in avanti: Gentile scambiava cori Causio e poi crossava per Bettega il quale, anziché tirare, scodellavi di testa la palla all'indietro per Boninsegna che intuiva in ritardo l'invito del compagno e non riusciva a concludere.
Bettega si rifaceva al 19' sbloccando il risultato. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Benetti serviva Gentile che calibrava un bel cross sul centro area dove Bettega, con uno stacco poderoso, anticipava Mei e accarezzava la palla di testa spiazzando Pizzaballa. Ancora Bettega (23') aveva l'occasione per raddoppiare su cross di Gentile, ma, dopo lo stop di petto, indugiava e Mei riusciva a liberare.
La Juventus, giocando a memoria, dava vita a manovre ariose, fluide ed incisive facendo correre a Pizzaballa altri pericoli. Al 25' Benetti lanciava sulla sinistra Cabrini il cui cross teso sotto porta non era intercettato da Boninsegna per un soffio. Poi un gran tiro al volo di Benetti era respinto da Pizzaballa. Al 32' brivido per Zoff su graffante contrattacco di Garritano: il violento destro del centravanti era respinto di pugno dal portiere e il pallone veniva allontanato definitivamente da Cuccureddu. Vista la situazione, la Juventus cercava di correre al ripari piazzando Morini alle costole di Garritano e Cuccureddu su Pircher, ma si tornava ben presto alle marcature originali. Garritano aveva l'argento vivo addosso ed era difficile da contenere sia per l'uno che per l'altro difensore juventino.
Al 40' la Juventus sfiorava il gol: su corner battuto da Causio, l'azione veniva proseguita da Gentile che centrava per Furino il cui tiro, ad un passo dalla porta, in mischia, colpiva la base del palo; sul rimpallo Benetti svirgolava il match-ball fallendo l'occasione. Ad un minuto dallo scadere del tempo, l'Atalanta pareggiava con un bel gol di Garritano. Scala batteva una punizione per Mastropasqua che lanciava in profondità Garritano il quale si liberava di Cuccureddu e di destro bruciava Zoff con un diagonale imparabile.
Sul risultato di uno a uno le due squadre andavano al riposo. Nella ripresa l'Atalanta presentava due novità: in porta Bodini (che appartiene alla Juventus) al posto di « nonno » Pizzaballa e al centro dell'attacco Bertuzzo in luogo di Garritano. Bodini si faceva subito apprezzare con una bella respinta di pugno su una «volée» di sinistro di Boninsegna (48'). L'Atalanta diventava più aggressiva e al 54' con una «bomba» di Scala su punizione impegnava severamente Zoff che bloccava con sicurezza.
La Juventus appariva meno brillante rispetto ai primi 45 minuti anche se scroscianti applausi sottolineavano uno show di Causio che imperversava dribblando come birilli ben quattro avversari e impegnava con un secco sinistro Bodini il quale non si lasciava sorprendere. Ancora Bodini era chiamato al lavoro (60') su una punizione di Boninsegna. Al 64' Rota effettuava un'altra sostituzione inserendo Andena al posto di Scala. Sempre su punizione l'Atalanta si rendeva pericolosa ma Zoff vigilava e neutralizzava un tiro di Finardi (66'). Poi la Juventus si distendeva in avanti ed un gran tiro di Benetti era deviato in angolo da Bodini. Anche Trapattoni effettuava i due cambi programmati al 70': il lungo Brio subentrava a Morini mentre Verza rilevava Gentile.
La partita non offriva più grosse emozioni anche perché le due squadre sembravano paghe del risultato di parità. Al 75' Zoff interveniva nuovamente per bloccare una insidiosa punizione di Roma. Ad un quarto d'ora dalla fine Rota mandava in campo tutte le forze a sua disposiizone facendo ben quattro cambiamenti: Paina per Pircher, Osti per Vavassori, Marocchini per Mastropasqua e Chiarenza per Finardi. A 2' dal termine, su un corner battuto da Causio, Bettega e Boninsegna, ostacolati in modo tutt'altro che ortodosso dai difensori avversari mancavano l'appuntamento con il pallone e l'ultima occasione sfumava nel nulla.