lunedì 31 marzo 2025

31 Marzo 1985: Torino - Juventus

É il 31 Marzo 1985 e Torino Juventus si sfidano nella nona Giornata del Girone di Ritorno del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1984-85 allo Stadio 'Comunale' di Torino. É il 'Derby della Mole' e tutto il capoluogo piemontese si mobilita.

I Bianconeri sembrano piú concentrati sulla Coppa dei Campioni (coppa che vinceranno nella tragica notte del Heysel) e sono lontani dalla testa della classifica del campionato. In testa invece c'é sorprendentemente il Verona che dopo una cavalcata splendida vince il suo primo Scudetto.

Dall'altra parte c'é il Toro che lotta con i sorprendenti scaligeri per la vetta della classifica. Infatti questa sconfitta nel derby sará fatale per le ambizioni dei granata.

Buona Visione!




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Campionato di Serie A 1984-1985 - 9 ritorno
Torino - Stadio Comunale
Domenica 31 marzo 1985 ore 15.30
TORINO-JUVENTUS 0-2
MARCATORI: Briaschi 11, Platini rigore 87

TORINO: Martina, Danova, Corradini, Galbiati, Junior, Ferri G., Pileggi, Beruatto, Schachner (Comi 67), Dossena, Serena A.
Allenatore : Luigi Radice

JUVENTUS: Bodini, Favero, Cabrini, Bonini, Caricola, Scirea, Briaschi, Tardelli, Rossi P. (Pioli 76), Platini, Vignola (Prandelli 85)
Allenatore : Giovanni Trapattoni

ARBITRO: Agnolin L.

 



Nessuno sottrae lo scettro a monsieur Platini 

TORINO 

MARTINA — Sorpreso, come i compagni della difesa dal gol di Briaschi, bravo a rimediare con un balzo all'indietro alla posizione troppo avanzata sul pallonetto di Platini. Paradossalmente, non ha avuto neppure troppo lavoro... per gli errori degli avversari.
DANOVA — Non è ancora in condizione (lo si nota negli insicuri colpi di testa) ma ha cuore, per questo gli vanno perdonati alcuni errori.
CORRADINI — Un passo indietro rispetto alle recenti buone, prestazioni. Marcare in spazi larghi non è il suo pane.
GALBIATI — Brutta giornata per il libero di fronte al contropiede bianconero. Spesso fuori tempo e lento nello scatto. 
JUNIOR — Cantare e portare la croce è difficile anche per un asso come lui. Non brillante come di consueto, è stato spesso sin troppo generoso (andando fuori zona) negli appoggi ai compagni. 
FERRI — La diligenza non basta. Ha faticato su Platini senza riuscire a rendersi utile in appoggio. 
PILEGGI — Buono continuità, grande impegno. Il più caparbio nell'appoggiare gli avanti. 
BERUATTO — Radice gli chiede troppo, in appoggio. Non è riuscito a dare un apporto concreto al gioco d'attacco. 
SCHACHNER — Tanti scatti, controlli a volte aleatori secondo caratteristiche. Chissà perché, però, tocca sempre a lui la sostituzione. 
COMI — Come non fosse entralo, la gara era già decisa. 
DOSSENA — Caduto nella confusione generale. Incapace ad essére lui a dare conforto ai compagni: si pretende troppo? 
SERENA -- Non gli forniscono il «materiale» che predilige, il cross dal fondo. Una botta all'inizio ne ha limitato i movimenti. 

JUVENTUS 

BODINI — Ha salvato la vittoria (sull' 1-0) togliendo dalla porta una staffilata di Junior fintata da Beruatto. Poi altri interventi difficili nel forcing granata. Complimenti. 
FAVERO — Non ha dato spazio a Schachner, diventando il miglior difensore nel finale, con alcune prepotenti uscite palla al piede e rilanci precisi. 
CABRINI — E' stato in zona, aspettando Pileggi, adeguandosi al gioco di rimessa che piace (adesso) a Trapattoni. 
BONINI — Altissimo livello di rendimento. Dinamismo, tackles determinanti, anche sbalzi al momento giusto. Cosa ci vuole a centrocampo (la Figc ha accettato senza battersi che resti alla Nazionale di San Marino...). 
CARICOLA — Di testa e di piede è arrivato più volte al momento giusto a risolvere, in mischia, situazioni delicate. Buon freno a Serena. 
SCIREA — Sempre tempista nelle chiusure, ha gran parte di merito nell'annullamento delle offensive granata bloccandone molte alle soglie dell'area di rigore. 
BRIASCHI — Un gran gol, poi ha rifiatato nella ripresa sino allo scatto che ha provocato il rigore. Discontinuo ma determinante. 
TARDELLI — Ottimo lavoro come filtro, pronti inserimenti sul contropiede. Sente odore di Coppa campioni.
ROSSI —Ha messo il fiato grosso ad un marcatore come Danova. La sostituzione non l'ha gradita, e si capisce. 
PIOLI — Non ha avuto modo di farsi vedere. 
PLATINI — Fulcro del gioco di rimessa, ha trovato un modo nuovo per essere utilissimo, e per divertirsi. Il pallone che per poco non ha scavalcato Martina è stato un capolavoro per lucidità di riflessi. 
VIGNOLA — Buone giocate e qualche pausa. Può fare meglio, soprattutto cercando il tiro. 
PRANDELLI — Cinque minuti, tanto per partecipare.

ARBITRO AGNOLIN — Un po' pignolo, ma attento e preciso nelle valutazioni. 

Bruno Perucca 
tratto da: La Stampa 1 aprile 1985




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La Stampa 1 aprile 1985

massimo
La Stampa 1 aprile 1985

luciano
La Stampa 1 aprile 1985

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Platini spiazza Martina su rigore


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