lunedì 12 maggio 2025

12 Maggio 1991: Napoli - Juventus

É il 12 Maggio 1991 Napoli Juventus si sfidano nella quindicesima giornata del girone di ritorno del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1990-91 allo Stadio ''Delle Alpi' di Torino.

La Juventus tenta di riapproparsi dello scettro di squadra 'piú forte della penisola' con una nuova dirigenza tecnica affidata ad un allenatore del famigerato 'calcio champagne' Luigi Maifredi. Dopo un inizio di campionato incoraggiante i bianconeri naufragano tra caterve di gol presi ed addirittura a fine campionato si trovano fuori dalle Coppe Europee dopo 27 anni

Buona Visione!


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Stagione 1990-1991 - Campionato di Serie A - 15 ritorno
Napoli - Stadio San Paolo
domenica 12 maggio 1991 ore 16:00 
NAPOLI-JUVENTUS 1-1
MARCATORI: Silenzi 32, Alessio 54

NAPOLI: Galli G., Ferrara, Francini (Renica 7), Crippa, Baroni, Corradini, Venturin, De Napoli, Careca, Zola, Silenzi
A disposizione: Taglialatela, Rizzardi, Mauro, Incocciati
Allenatore: Albertino Bigon

JUVENTUS: (c) Tacconi, Galia, Napoli N., Fortunato D., Julio Cesar, De Agostini, Haessler (Di Canio 81), Marocchi, Casiraghi, Baggio R. (Corini 83), Alessio
A disposizione: Micillo, De Marchi, Schillaci
Allenatore: Luigi Maifredi

ARBITRO: Coppetelli
AMMONIZIONI: Baggio R., Alessio, Tacconi (Juventus); Renica, Zola (Napoli)
ESPULSIONI: De Napoli 89 (Napoli)





La Juventus rimonta al San Paolo e si mantiene ancora in corsa per un posto in Uefa
Alessio sconfigge la grande paura
Il gol di Silenzi fa sognare il Napoli per 40 minuti

La Signora si riveste all'italiana e torna a sentire profumo d'Europa. Giocando, come avrebbe dovuto fare da tempo, specialmente in trasferta, ha compiuto un importantíssimo passo avanti nello spareggio Uefa del San Paolo.
Se il campionato fosse finito si dovrebbe disputare lo spareggio-Uefa con il Parma, ma mancano ancora due giornate: dovrebbero bastarle un successo in casa col Pisa e non perdere a Marasai con il Genoa per centrare l'ultimo obiettivo di una stagione negativa. 
E il punto, strameritato, non le rende pienamente giustizia anche se ha dovuto rimontare un gol di Silenzi con una prodezza di Alessio, troppo a lungo ignorato da Gigi Maifredi che l'aveva rispolverato col Milan.
Per il Napoli del dopo Maradona, privo anche di Alemao e dopo 7' dell'infortunato Francini, una brusca frenata: ma c'é voluta una Juventus piena di rabbia dopo le polemiche della disfatta contro il Milan.
Tutti si sono sacrificati. Anche Baggio. 
Il fantasista ha dimostrato di saper soffrire malgrado le carezze di Ferrara. É da un suo caparbio spunto che é scaturito il gol di Alessio. Ha superato Ferrara e sul duro contrasto di Renica non ha tirato smistando indietro la gamba, un pallone ad Alessio prima di crollare sull'erba. Questi, vincendo il tackle con Corradini, ha sparato dritto sotto la traversa, gelando il San Paolo (55'). 
Un pizzico di fortuna non guasta nel calcio e la Juventus era in credito. A Napoli ha saputo reagire, lottando su ogni pallone, coperta con i bravi Julio Cesar su Silenzi e Napoli su Careca ma non rinunciataria, facendo diga a centrocampo con il generosissimo Marocchi, con Galia che ha domato uno Zola vivacissimo, e bloccando le fasce laterali con Alessio (su Crippa) e De Agostini (su Venturini. Una Juventus umile, concentrata, con Fortunato libero, marcature strette e contropiede, affidato a Baggio e Casiraghi, preferito ad uno Schillaci acciaccato. Casiraghi, pur non essendo in gran forma, ha sfiorato il gol al 45' su cross pennellato da Haessler: la sua schiachiacciata di testa ha trovato Galli piazzato e pronto alla parata. 
Maifredi ha capito tardi che sarebbe bastato lasciare più spesso la zona nel cassetto per avere una classifica più ricca. Meglio tardi che mai. E il gol di Silenzi, alla mezz'ora, non ha niente a che vedere con lo schema. E' nato dagli sviluppi di un corner di Zola (procurato da Tacconi che aveva respinto in angolo una punizione-bomba di Renica), e da un'incornata di Careca trasformatasi in un assist per Silenzi, che di testa, in tuffo, ha insaccato. 
Sino a quel momento era stata la Juve ad assumere l'iniziativa, con un paio di pericoli per Giovanni Galli. Splendido il lancio di Baggio per Haessler che al volo, di sinistro, mancava di un metro il bersaglio. E due minuti dopo il portiere respingeva una punizione del tedesco molto attivo ma a volte, pasticcione. Il rendimento di Haessler, come quello di Baggio, è cresciuto nella ripresa, consentendo alla Juventus di sfiorare il successo. Gli azzurri si erano avvicinati a Tacconi una sola volta, su spunto di De Napoli poco preciso nella conclusione. L'1-0 di Silenzi, che era a digiuno da un mese, galvanizzava il Napoli e la sua folla. 
Una spinta di Fortunato in area sullo stesso Silenzi faceva gridare al rigore, ma Coppetelli, ritenendo che il bomber avesse bocciato con l'avversario, lasciava correге. 
L'errore più vistoso, di una gara nel complesso sufficiente, l'arbitro lo commetteva al 38' non concedendo la regola del vantaggio a Zola ben servito da Careca nonostante la carica fallosa di Napoli. 
E a un minuto dal termine, su segnalazione del guardalinee, espelleva De Napoli, reo di aver altercato con Marocchi, rendendo ancora più pesante il bilancio degli azzurri di Bigon. Sabato, all'Olimpico, nell'anticipo con la Roma, il Napoli si giocherà gli ultimi spiccioli di una stagione fallimentare.

Bruno Bernardi





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