venerdì 18 aprile 2025

18 Aprile 1990: Colonia - Juventus

É il 18 Aprile 1990 e Colonia Juventus si sfidano nella gara di ritorno della Semifinale della Coppa UEFA 1989-90 al 'Mungersdorfer Stadion' di Colonia (Germania).

Questa Juve costruita e modellata dalla figura storica di Dino Zoff (stavolta nelle vesti di allenatore) sta per vincere una bellissima doppietta di coppa. Infatti assieme alla Coppa UEFA, vince anche la Coppa Italia contro un grande Milan, all'apice della sua storia 'Sacchiana'. 

Purtroppo questi successi non valgono al 'Dino nazionale' la conferma sulla panchina bianconera. La dirigenza juventina é affascinata dal nuovo che avanza ed investe il proprio futuro in un giovane di 'belle speranza' Luigi Maifredi!

Buona Visione!



colonia



Stagione 1989-1990 - Coppa UEFA - Semifinali, ritorno
Colonia - Mungersdorfer Stadion
mercoledì 18 aprile 1990 ore 18:30 
COLONIA-JUVENTUS 0-0

COLONIA: Illgner, Gielchen, Goertz (Goetz 46), Giske, Steiner, Greiner, Haessler, Rudy (Rahn 75), Sturm, Janssen, Ordenewitz
A disposizione: Dressen, Higl, Diergardt
Allenatore: Christoph Daum

JUVENTUS: (c) Tacconi, Napoli N., De Agostini, Galia, Bruno P., Bonetti D., Alejnikov, Rui Barros, Casiraghi, Alessio, Schillaci (Brio 88)
A disposizione: Bonaiuti, Avallone, Zavarov, Serena M. 
Allenatore: Dino Zoff

ARBITRO: Petrovic (Jugoslavia)
AMMONIZIONI: Galia 33, Bruno P. 55 (Juventus); Janssen 80 (Colonia)





Barros rimane in ombra Bonetti nei panni del gigante e Tacconi fa da salvagente DAL NOSTRO INVIATO 
Queste le pagelle dei dodici bianconeri impiegati ieri sera: 

TACCONI 8: sicuro, autoritario, impeccabile nel lavoro di ordinaria amministrazione, grande nelle due parate decisive su Gielchen e Steiner nel finale da cardiopalmo. E' l'eroe della serata.
 
NAPOLI 6,5: aveva Ordenewitz, un avversario difficile da controllare, ma è riuscito a tenerlo a bada con intelligenza, concedendogli solo un assist importante, senza danni. Il difensore, in questo scorcio di stagione, sta confermando quanto vale. 

DE AGOSTINI 7: ha ingaggiato un duello in famiglia, esaltante, con il neo juventino Haessler, un avversario imprevedibile sul quale, alla resa dei conti, ha vinto ai punti.

GALIA 7: ha cambiato antagonista, passando da Rudy a Janssen e Goetz, ma non si è lasciato frastornare, compiendo il proprio dovere fino in fondo con la solita abnegazione. 

BRUNO 6: un piede malconcio, reso insensibile da un'iniezione di novocaina, l'ha costretto a stringere i denti. Ma lo stopper s'è battuto con coraggio su Sturm; unica macchia l'ammonizione che gli costerà la squalifica obbligandolo a saltare la finale di andata. 

BONETTI 7,5: un leone che di testa e mulinando le lunghe gambe ha spazzato l'area e i dintorni risultando, con Tacconi, il migliore in campo malgrado abbia giocato con una mono fratturata. Anche se ha commesso qualche errore durante la stagione, Zoff gli ha sempre dato fiducia e non ha esitato ad inventarlo libero in assenza di Tricella e Fortunato. Anche Gigi Maifredi lo considera una colonna portante della difesa a zona e Bonetti sta facendo del suo meglio per dargli ragione. 

ALEINIKOV 6,5: il cosacco di Minsk ha dovuto svolgere un lavoro oscuro ma preziosissimo, più di tamponamento che di costruzione, ballando tra Janssen e Rudy senza smarrire lucidità. 

BARROS 6: il piccolo portoghese, sul terreno viscido, si è visto poco o niente nel primo tempo dove appariva avulso dalla partita, è cresciuto un po' nella ripresa partecipando ad un paio di pericolosi contrattacchi. 

CASIRAGHI 6,5: aveva alle costole Giske, uno stopper falloso, ma ha retto ai corpo a corpo senza paura, con la grinta del veterano, superando un altro esame di maturità verso il posto di titolare fìsso. 

ALESSIO 6: umile, disciplinato, ha frenato le incursioni di Goertz nel primo tempo, poi quando l'avversario è stato sostituito con la punta Goetz, ha badato a proteggere la fascia destra, proponendosi in un paio di efficaci disimpegni. Come mediano, è stato inventato da Zoff, sull'esempio di Salvatore Bagni che da ala tornante si era trasformato con Marchesi in laterale. Certo, non ha la potenza né la grinta di Bagni, ma anche in interdizione sa farsi rispettare. 

SCHILLACI 6: s'è trovato spesso circondato da due o tre avversari e di occasioni ne ha avute un paio, non limpidissime e senza sbocchi; tuttavia ha tenuto in costante allarme la retroguardia tedesca anche se il terreno infido gli impediva di scattare e di sfruttare al massimo la rapidità e l'abilità nel dribbling. All'89' ha ceduto il posto a Brio. 

BRIO sv: il gigante, come nell'andata a Torino, è entrato nell'arroventato finale e s'è visto sfuggire Goetz, ma ci ha pensato Tacconi a sventare il tiro ravvicinato. 

Bruno Bernardi






cologne

juventus

juventus

salvatore

colonia