sabato 26 aprile 2025

26 Aprile 1981: Udinese - Juventus

É il 26 Aprile 1981 ed Udinese Juventus si sfidano nell' undicesima  giornata del girone di ritorno del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1980-81 allo Stadio 'Friuli' di Udine.

I bianconeri sono affamati di vittoria dopo che l'Inter l'anno prima l'aveva beffato sul traguardo tricolore. Questo sará un campionato conteso fino all'ultima giornata con l avversario per eccellenza di questi anni ottanta : la Roma di Nils Liedholm

Dall'altra parte la squadra friulana terminà la stagione in quint'ultima posizione e si salva dalla discesa in Serie B solo grazie alla classifica avulsa.

Buona Visione! 



udinese




Stagione 1980-1981 - Campionato di Serie A - 11 ritorno
Udine - Stadio Friuli
domenica 26 aprile 1981 ore 16:00 
UDINESE-JUVENTUS 0-2
MARCATORI: Marocchino 34, Tardelli 43

UDINESE: Della Corna, Maritozzi (Fanesi 56), Tesser (Cinello 60), Miani, Billia, Fellet, Papais, Pin L., Gerolin, Miano, Zanone
A disposizione: Pazzagli, Bacci, Pradella
Allenatore: Enzo Ferrari

JUVENTUS: Zoff, Cuccureddu, Cabrini, (c) Furino, Gentile, Scirea, Causio, Tardelli, Bettega R., Brady, Marocchino (Prandelli 74)
A disposizione: Bodini, Brio, Verza, Galderisi
Allenatore: Giovanni Trapattoni

ARBITRO: Redini



Furino non ha dubbi, il titolo è quasi vinto 
«Ormai questa squadra può battere chiunque» 
DAL NOSTRO INVIATO  

UDINE — La Juventus c'è, eccome! Anche se i critici sono stati assai caustici nei confronti di Bettega, concedendo attenuanti soltanto a Causio che in fin dei conti lavora da diversi mesi part-time, i bianconeri di Trapattoni hanno dimostrato anche a Udine che lo scudetto può appartenere soltanto a loro. Non è un'impressione, ma una realtà confermata anche dagli interessati. La vecchia guardia, a cominciare da Furino per proseguire con Cuccureddu, Gentile e Tardelli, ha denotato quella potenza atletica che sembra difettare in altre compagini e che rende eccellente una formazione partita maluccio e che alla distanza ha ritrovato stimoli e ambizioni.
Proprio capitan Furino, applauditissimo a Udine anche da parte dei tifosi avversari, ci teneva a sottolineare che questa Juventus 
«può battere chiunque purché sia sempre concentrata come a Pistoia e a Udine. Certo —continuava — se non avessimo perso in modo maldestro a Milano con l'Inter forse a quest'ora avremmo già disperso sulla strada gli inseguitori». 
Furino può permettersi questo ed altro. Quando uno ha 35 anni può avventurarsi in passi di danza calcistica, può dire davvero quello che gli pare. Oltretutto, il campo gli sta dando ampiamente ragione. Tre anni fa Furino doveva diventare una riserva, ora si è conquistato sul campo i galloni di capitano anche per la prossima stagione. 
C'era Causio da rivedere a Udine. Gli è mancata la continuità alla distanza non è arrivato puntuale su qualche pallone, ma di più onestamente non poteva fare. Il «barone» ha un'età e un orgoglio che possono avvertire il peso delle assenze: giocando e rigiocando ritroverà sicuramente l'affiatamento con i compagni. Alcuni suoi «assist» hanno ricordato il Causio dei tempi migliori E' piaciuta anche la sua determinazione negli spogliatoi quando ha detto: 
«Con la grinta e la concentrazione che abbiamo, nessun ostacolo ci è precluso».
,L'Avellino, prossimo avversario di campionato, è avvertito. Trapattoni è troppo felice per avventurarsi in pronostici facili: vuole che sia il campo a rispondere a certi interrogativi che accompagnano il cammino dei bianconeri. 
«Andiamoci piano —dice —, siamo ancora a quattro lunghezze dalla conclusione. Certo, se la Juventus giocasse sempre così...». 
E lascia intendere che la Juventus è vicina al grande traguardo. Tre gare in casa, una a Napoli in trasferta: la possibilità di giocare a rimpiattino, di lasciare l'iniziativa agli altri pur di replicare. Ma da come stanno giocando i bianconeri ci sembra semmai che l'iniziativa d'ora in poi saranno proprio loro a prenderla.

Giorgio Gandolfi


Le pagelle della squadra di Trapattoni 
Ma che bravo quel Tardelli 

ZOFF — Inoperoso per tutto il primo tempo, ha compiuto nella ripresa quattro interventi di buona fattura. In uscita a terra ha bloccato Gerolin, il tutto con semplicità ed efficacia. 

CUCCUREDDU — Zanone, suo diretto avversario, non ha quasi toccato palla. Il merito è di questo professionista dal rendimento sempre costante. 

CABRINI — Non si è lanciato a capofitto in dissennate avanzate, poiché Papais gli tagliava il percorso. Ha fatto cose buone sul piano della costruzione con bravura tecnica. 

FURINO — Questo veterano spelacchiato continua a vivere la sua seconda giovinezza; corre ovunque e rincorre tutti. Tampona e rilancia. Ogni tanto sbaglia un passaggio, ma sono inerzie nell'analisi globale di una partita eccellente. 

GENTILE — La posizione di Miano, fluttuante a destra e a sinistra, poteva ingannarlo. Gentile ha preso le misure ed ha giocato un'ottima partita, agonisticamente impeccabile. 

SCIREA — Sempre all'altezza, sia in difesa che all'attacco. Ha fallito rari interventi ed ha portato avanti un grosso quantitativo di palloni. Solo una volta fuori tempo! 

CAUSIO — Prova non brillante ma utile, non appariscente ma preziosa. Ha tenuto la zona, ha giocato molti palloni, alcuni sbagliandoli, altri distribuendoli ai compagni. 

TARDELLI — Il migliore in campo; dopo un avvio di studio, ha cominciato a macinare chilometri senza pause, risultando determinante nel gioco bianconero e nelle azioni dei gol, prima costruendo per Marocchino poi ricevendone un pallone che egli stesso ha spedito in rete. Gerolin è stato trascinato in ogni angolo del campo. Questo è un Tardelli che servirà molto anche alla Nazionale. 

BETTEGA — Partita difficile per lui, visti i ritmi e i raddoppi delle marcature. Ciò nonostante, ha distribuito buoni palloni con scambi ravvicinati. Ha sbagliato un gol (Della Corna gli ha deviato un tiro da distanza ravvicinata). Prova, dunque, poco colorita. 

BRADY — Ha puntato più sulla qualità che sulla quantità. Ha messo ordine con distribuzione sulla zona centrale del campo, tentando nel finale la via del gol. 

MAROCCHINO — Il giovane continua a maturare. Ha prima disorientato Maritozzi e poi Fanesi. Ha segnato un gol, ha crossato palle utilissime. Molto bravo, nulla da eccepire. E' uscito al 65' per crampi allo stomaco. 

PRANDELLI — Ha giocato quindici minuti, pochi per essere giudicato. Ha comunque tenuto bene il ruolo.

Angelo Caroli



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