É il 26 Maggio 2007 e Juventus e Mantova si sfidano nella diciannovesima giornata del girone di ritorno del Campionato Italiano di Calcio di Serie B 2006-07 allo Stadio 'Olimpico' di Torino.
Confinata in Serie B dalla Commedia Italiana Piú Falsa della Storia (detta anche Calciopoli), la Juventus sta piano piano scalando posizioni e a fine campionato sará di nuovo Serie A.
Buona Visione!
Stagione 2006-2007 - Campionato di Serie B - 19 ritorno
Torino - Stadio Olimpico
sabato 26 maggio 2007 ore 16:00
JUVENTUS-MANTOVA 2-0
MARCATORI: Trezeguet 55, Nedved 73
JUVENTUS: Buffon; Zebina (Birindelli 81), Boumsong, Chiellini, Balzaretti; Marchionni (Palladino R. 75), Zanetti, Marchisio C., Nedved; Trezeguet (Zalayeta 87), (c) Del Piero
A disposizione: Mirante, De Ceglie, Legrottaglie, Bojinov.
Allenatore: Didier Deschamps
MANTOVA: Brivio; Sacchetti, Notari, Cristante, Rizzi (Franchini 20); Tarana, Spinale, Grauso (Graziani 65), Brambilla, Doga (Avanzini 83); Noselli
A disposizione: Bellodi, Mezzanotti, Altinier, Donazzan
Allenatore: Domenico Di Carlo
ARBITRO: Romeo
AMMONIZIONI: Chiellini, Marchisio C. (Juventus); Grauso, Cristante, Doga, Brambilla (Mantova)
I tifosi si schierano con il dimissionario Deschamps, a cui dedicano ripetuti cori. Primo posto matematico per la Vecchia SignoraTORINO, 26 maggio 2007 - La Juventus vince 2-0, contro il Mantova, quella che potrebbe essere stata l'ultima partita di Deschamps sulla panchina bianconera. O forse no. Solo il tempo chiarirà se le dimissioni del tecnico, relative alla prossima stagione, verranno anticipate anche alle ultime due restanti gare di campionato. Ma a meno di clamorosi dietrofront non sarà l'allenatore francese a guidare i bianconeri in serie A nella prossima stagione. Oggi Deschamps è stato salutato dai tifosi, che si sono schierati con lui e contro il d.s. Secco, il presunto "nemico" del tecnico francese. Entrambi sono stati più volte evocati dai cori della curva Scirea.PONTE LEVATOIO - Juve-Mantova è stata una partita sospesa tra passato e futuro. Un ponte levatoio tra l'oggi e il domani bianconero. Con Deschamps impietrito in panchina per tutto il primo tempo, intento a parlottare con il vice Corradini, e con gli occhi di tutti addosso. Poi nella ripresa si è scosso un po', fino a distendere il sorriso allo splendido gol di Nedved, che ha chiuso i conti dopo il vantaggio di Trezeguet. Deschamps, ma non solo. Anche Buffon è stato applaudito dal suo pubblico in una sorta di realtà virtuale, sospesa in attesa degli sviluppi futuri. Ha saltato ai cori"chi non salta nerazzurro/rossonero è".Per ora basta e avanza. Poi vedremo. La Juve vince, conquista il primo posto matematico, vendica la sconfitta dell'andata e continua la caccia ai 100 punti effettivi, trascinata dai tocchi morbidi di Del Piero, dalle scorribande di Nedved e dalla personalità di Marchisio, sempre più autorevole. Il Mantova si arrende, dopo una condotta di gara troppo arrendevole: la strada playoff si complica, considerando le vittorie di Napoli e Brescia.PIOGGIA E POCO PIU' - Nel primo tempo l'unica nota di cronaca è la pioggia, che cade incessante sull'Olimpico, il cui prato tiene alla grande. Di emozioni neanche l'ombra. La Juve fa la partita quasi per abitudine, il Mantova si chiude a riccio nel suo 4-5-1, non tentendo più di tanto di provarci in contropiede. Una sola palla gol, a voler essere generosi: discesa e tiro dalla fascia destra di Zebina, Brivio respinge prima sul francese e poi su Del Piero, che ci aveva provato sulla ribattuta.TREZEGOL - Ripresa un po' più vivace. Per merito della Juventus, che vuole vincere. Del Piero cerca la magia con un colpo di tacco su angolo da sinistra di Nedved, Brivio è attento. Sarebbe stata una rete indimenticabile. Rete che trova invece Trezeguet. Il francese decolla di testa sul cross morbido da sinistra di Balzaretti e mette dentro il 14° gol del suo campionato. Il Mantova, finalmente, prova a reagire, producendo un destro alto di Doga dopo una bella combinazione con Noselli. Ma è Nedved a segnare, trovando il raddoppio al termine di un'azione personale caparbia, conclusa con un pallonetto delizioso.Riccardo Pratesi