lunedì 26 maggio 2025

5 Novembre 1980: Juventus - Widzew Łódź

É il 5 Novembre 1980 Juventus Widzew Lodz si sfidano nella gara di ritorno dei sedicesimi di finale dell Coppa UEFA 1980-81 allo 'Stadio Comunale' di Torino.

La gara di andata terminó con un successo dei polacchi per 3-1.

I bianconeri sono affamati di vittoria dopo che l'Inter l'anno prima li aveva beffati sul traguardo tricolore. Ogni punti conquistato per i bianconeri significa un altro passo verso il diciannovesimo tricolore. Ad un passo dalla seconda stella, mentre gli altri si godono a malapena la prima.

Per quanto riguarda il palcoscenico europeo, la Juventus si vede terminare la propria corsa in Coppa UEFA per conto dei polacchi del Lodz. Una squadra che annovera nelle proprie fila un juventino in divenire: Zbigniew 'Zibi' Boniek.


Buona Visione!







Stagione 1980-1981 - Coppa UEFA - Sedicesimi, ritorno
Torino - Stadio Comunale
mercoledì 5 novembre 1980 ore 20:30 
JUVENTUS-WIDZEW LODZ 3-1 - Dopo i calci di rigore (1-4)
MARCATORI: Tardelli 37, Furino 46, Pieta 58, Brady 60
SEQUENZA CALCI DI RIGORE: Tlokinski (gol), Causio (parato), Grebosz (gol), Cabrini (parato), Smolarek (gol), Brady (gol), Boniek (gol)

JUVENTUS: Zoff, Cuccureddu, Cabrini, (c) Furino (Prandelli 91), Gentile, Scirea, Causio, Tardelli, Bettega R., Brady, Fanna (Verza 91)
A disposizione: Carraro, Osti, Marocchino
Allenatore: Giovanni Trapattoni

WIDZEW LODZ: Mlynarczyk, Plich (Jezewski 99), Mozejko, Tlokinski, Zmuda, Grebosz, Pieta, Surlit, Boniek, Rozborski, Smolarek
A disposizione: Kepczynski, Romke, Lisiak
Allenatore: Jacek Machcinski

ARBITRO: Tokat (Turchia)
AMMONIZIONI: Furino 72 (Juventus); Plich 27, Surlit 90, Boniek 90, Pieta 102, Rozborski 110 (Widzew Lodz)




E in Coppa è eliminata con la beffa dei rigori: 5 a 4 
Infallibili dal dischetto i polacchi del Widzew, mentre sbagliano Causio e Cabrini
Nei 90' i bianconeri avevano restituito il 3-1 di Lodz con reti di Tardelli, Furino, Brady (e Pietà), ma neppure nei supplementari erano riusciti a prevalere 

TORINO — Per la Juve la giornata di ieri aveva avuto un inizio con doccia scozzese ed era proseguita sotto la pioggia. Il maltempo aveva trattenuto parecchia gente a casa, ma i circa 40 mila presenti allo stadio facevano un tifo ruggente, anche se molti erano «choccati» dai fulmini del giudice sportivo. Nonostante tutto, rabbiosa era la partenza della Juventus, per la quale la Coppa Uefa diventava un traguardo di vitale importanza per questa travagliata stagione. Il Widzew ripresentava la stessa formazione dell'andata, mentre i bianconeri allineavano le «novità» Causio e Cabrini. Ma, soprattutto, la variante tattica di Tardelli su Boniek. Anche le altre marcature erano scontate. 

Erano i polacchi, su punizione di Boniek, a impegnare per primi Zoff con un tiro innocuo di Rozborski. La Juventus si muoveva con troppa frenesia, a scapito della lucidità, il ritmo era molto elevato ed anche sul piano agonistico la partita, pur viaggiando sui binari della correttezza, registrava qualche fallo essenzialmente ad opera di Zmuda, che prima interveniva su Bettega e poi su Brady in maniera irregolare. Il Widzew subiva la pressione, ma si difendeva senza affanno e in contropiede, affidato ai veloci Surlit e Pietà, metteva in allarme la Juventus. Al 9' una combinazione Surlit-Pieta metteva in azione Smolarek, che inciampava in Cuccureddu e rovinava in area: per l'arbitro l'intervento del sardo era involontario. Tokat sorvolava poi su una carica di Furino in area ai danni di Boniek, il quale però non protestava. Nell'azione di filtro Brady lasciava un po' a desiderare e spesso i compagni si trovavano a fronteggiare un avversario in più. A volte l'irlandese finiva su Boniek quando Tardelli si sganciava. 

Come al 13' 'Schizzo' al volo concludeva fuori bersaglio. Si cercava con troppa insistenza la testa di Bettega ed i cross erano spesso intercettati dalla «torre» Zmuda. Al 14' Bettega si produceva in uno spunto di forza, ma senza esito e un minuto dopo Zoff doveva uscire tempestivamente per fermare li lanciato Tlokinski: il portiere restava a terra contuso, ma si trattava di un infortunio di poco conto. 

Ripresa. Dopo appena 36" la Juventus raddoppiava. Brady conquistava il pallone sulla sinistra, scattava serviva sul centro Fanna: tocco laterale per Bettega, che apriva verso Furino che, di esterno destro, con un pallonetto carico d'effetto, insaccava. Dopo che un tiro di Tardelli aveva lambito la traversa al 51' su cross di Causio, Bettega di testa mancava di un soffio il terzo punto. Brady appariva molto più efficace: al 54' scodellava su punizione, per Bettega che incornava in tuffo, ma Mlynarczyk miracolosamente sventava. I polacchi si facevano però vivi al 55' nei pressi di Zoff con un improvviso contrattacco: la conclusione di Rozborski era fuori bersaglio, ma al 59' era Boniek (l'unico spunto da fuoriclasse) che scavalcava Scirea e con una impressionante progressione arrivava sul fondo e centrava sotto porta per Pietà, che deviava alle spalle di Zoff. I bianconeri però reagivano in modo stupendo e un minuto dopo realizzavano il terzo gol: Furino serviva Causio il cui cross spioveva accanto al primo palo dove Brady, di sinistro, dava il tocco decisivo.  
Ancora Brady al 63', su cross di Fanna, di testa impegnava il portiere avversario. Il Widsew badava ad amministrare il risultato pensando ai «supplementari» e Boniek, retrocesso a dar man forte alla difesa, commetteva un fallo su Tardelli in area: per l'arbitro era ostruzione e quindi una semplice punizione di seconda: il tiro di Fanna era di poco fuori bersaglio. 
La Juventus, pur già avendo speso molte energie, continuava a battersi alla ricerca del quarto gol, sospinta da un grande Scirea. Al 75' un violento destro di Tardelli era neutralizzato da Mlynarczyk. Al 78' un cross basso di Brady non era Intercettato da Bettega, all'82' un tiro di Scirea era respinto da... Causio.  
La Juventus, grande, commovente, appariva provata. Il generosissimo Tardelli, contuso, era visibilmente stanco, mentre la partita si trascinava verso i «supplementari». All'89' il Widzew andava a bersaglio con Boniek (servito da Tlokinski), ma l'arbitro, su segnalazione del guardalinee, annullava il punto, prima di fischiare la fine. Supplementari. L'ultimo brivido lo regalava Brady (127') con un grande destro che Mlynarczyk, davvero eccezionale questo portiere, riusciva a intuire e a deviare in angolo. Poi i calci di rigore condannavano la Juventus. 

Bruno Bernardi





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