Attraverso Youtube vi offriamo un altro gustoso ricordo di questa data odierna.
É il 12 Dicembre 1976 e Juventus e Fiorentina si sfidano in questa gara valevole per la nona giornata del girone di andata del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1976-77 allo 'Stadio Comunale' di Torino.
É un campionato dominato dalle squadre piemontesi questo. Con Torino e Juventus 'abbracciate' in un appassionante testa a testa fino a fine campionato. Alla fine trionferanno i bianconeri per un solo punto in un duello entrato nella storia.
Dall'altra parte c'é una Fiorentina che sotto la guida di Carletto Mazzone disputano un campionato ad altissimo livello e si issano fino al terzo posto finale.
Buona Visione!
Le brutte pagelle dei torinesiSolo Zoff è senza macchiaZOFF L'unico che abbia fatto il suo dovere al cento per cento: lunghi periodi di inoperosità, ma interventi puntuali quando l'hanno chiamato in causa. Dal 29 al 35 ha salvato tre volte la Juventus: prima ha costretto con una uscita Caso a mettere sul fondo una palla gol, quindi ha ribattuto un colpo di testa ravvicinato dello stesso Caso e poi si è opposto allo scatenato Antognoni.CUCCUREDDU Si è appiccicato a Desolati e gli è rimasto addosso sino alla fine, senza infamia e senza lode. Diligente ma grigio, spiace doverlo dire perché lo sappiamo capace di far meglio.GENTILE Ha soverchiato Caso sulla fascia laterale, ha sradicato dai piedi degli avversari decine di palioni offrendoli ai propri attaccanti, ha cercato il gol fallendolo di poco. Ha fatto fuori anche Antognoni però, proprio il migliore degli avversari: dice di non averlo fatto apposta ed allora è davvero sfortunato.FURINO Moto perpetuo - ha trovato una di quelle giornate in cui il gran correre non gli basta, anzi lo porta fuori misura e fuori del gioco.MORINI Non si lascia sballottare da Casarsa, lo frena bene, ma ad un certo momento diventa inutile lo stopper a causa del sempre più evidente ripiegamento dei viola. Ed allora Trapattoni lo sostituisce con Marchetti (che si fa vedere solo per qualche errore nel passaggi).SCIREA Ci siamo attaccati a lui (come ad Antognoni, del resto) per vedere qualcosa di tecnicamente bello in campo. E Gaetano ci ha spesso accontentati, i suol disimpegni rapidi e le belle proiezioni in avanti, pur tenendo conto che non aveva un marcatore addosso, sono state fra le cose migliori della partita.CAUSIO Qualche svolazzo, troppo poco per un barone che ha sulle spalle, e lo sa, la maggior parte dello responsabilità circa il gioco d'attacco dellu Juventus, é la prima ruota d'ingranaggio, da registrare, Trapattoni saprà provvedere.TARDELLI Si spreme nel duello con Antognoni, ma chiaramente non è nella miglior condizione perché soffre troppo i cambi di ritmo del capelluto avversario. Chiamato al tiro, sbaglia di grosso: altro segno di giornata-no.BONINSEGNA Si dibatte prima contro Galdiolo e poi con Tendi, ha buoni spunti ma non vede la porta. Per un attaccante, è un difetto grave.BENETTI Era già sceso in campo condizio nato dalle polemiche della rettimana, la gente juventina non gli ha fatto un bel servizio con il coro Romeo, Romeo in un giorno in cui gli premeva soprattutto di restare defilato. Cosi gli è mancata la solita grinta, ha perso precisione nel tocco, Furino, lui, Tardelli: se il centrocampo bianconero ha reso meno del solito i motivi sono almeno tre.BETTEGA Salta e scatta, ma anche lui come Bobo non riesce a centrare il rettangolo in mezzo al quale c'è Mattolini, sbaglia, di piede, la più clamorosa delle palle-gol del primo tempo. Commentando il derby disse che l'eccessiva battaglia disturba il gioco, ma nel primo tempo la difesa toscana giocava al prego s'accomodi, le barricate le ha infoltite solo nella ripresa.Bruno Perucca
Trapattoni difende i bianconeri "Loro hanno fatto catenaccio - Contro una squadra cosi, dovevamo per forza insistere nel gioco laterale"Gentile: "Non ho mai fatto male a nessuno"Morini conclude amaramente: "E intanto il Torino se ne va"Giovanni Trapattoni, a prescindere dal punto perduto nel match con la Fiorentina e di conseguenza nel confronti del Torino vittorioso a Catanzaro, tiene innanzitutto difendere buon nome della Juventus, il suo morale, la sua capacità di produrre gioco anche dopo il negativo derby del supplemento di fatica di Donetsk.L'allenatore bianconero ricaccia indietro i sospetti di una crisi tecnica e di una eventuale flessione psicologica. Trapattoni entra subito in teme diretto:"La Juventus ha corso, generosamente, ha lottato con continuitá. La squadra non si è smarrita. Ora, però, tutti diventano esigentissimi, solo perché non abbiamo battuto la Fiorentina, che è una squadra di tutto rispetto. Ma vi siete chiesti perché siamo restati a bocca asciutta? Perché non abbiamo raccolto quanto seminato in novanta minuti di pressione? Abbiamo avuto a disposizione tre occasioni per battero Mattolini e le abbiamo fallite, forse per mancanza di lucidità e forse per fato avverso. E abbiamo avuto di fronte una squadra, che soprattutto nel secondo tempo, ha pensato a difendersi con otto uomini nella propria area di rigore. Noi ci siamo catapultati, cercando perfino il solito gioco sulle fasce laterali, un gioco prevedibile lo so, ma unica nostra alternativa. Impossibile battere la testa contro un muro di uomini disposti a testuggine. Percio, una volta nella loro zona ci siamo trovati ad operare in condizioni di estrema difficoltà."Esclusa l'ipotesi di una Juve poco dinamica e determinata, c'è da analizzare qualche risvolto, come lo scarsa propensione da parte dei bianconeri di tentare la soluzione da fuori area oppure di insistere sul traversone per le teste di Boninsegna e Bettega. Trapattoni concorda sul primo punto e dissente sul secondo:"Come è possibile cercare la via verticale quando l'avversario esprime una fisionomia esclusivamente difensivistica? In quanto al tiro da lunga gittata, posso accettare il discorso. E a questo punto è possibile che nelle gambe dei ragazzi si sia fatta sentire la fatica di mercoledi a Donetzk. Però, non parlerei di stanchezza in senso assoluto. Se eccettiamo Scirea e Cuccureddu, rimasti in zona per motivi tattici, tutti hanno corso per 90. Perciò non drammatizzerei troppo su un match che non ci siamo aggiudicati perché abbiamo trovato una Fiorentina brava ad imporre un certo tipo di gioco fruttuoso e perché abbiamo mancato facili occasioni."Il dopo partita è stato movimentato da uno scambio salace di battute a distanza fra Antognoni e Gentile. Il viola accusava il bianconero di averlo colpito volontariamente. Gentile si risentiva, appoggiato da Trapattoni."Antognoni non ha diritto di accusare. Non è aggiornato. In quattro anni non ho mai fatto male a nessuno, stavo colpendo la palla, lui è riuscito ad allungare la gamba e a soffiarmi il pallone. É stato svelto e bravo, ed io, lanciato, non ho potuto evitare di colpirla. Ma non è il caso di parlare di volontarietà."Lo ripete il suo allenatore:
"Difendo il mio giocatore; его а dieci metri dal luogo dell'infortunio. Si è trattato di incidente fortuito, come se ne verificano cento in ogni partita. Come avrei dovuto dire quando su Scirea un viola è saltato in un certo modo? Nulla. Nel calcio sono cose che capitano. Però evitiamo di fare vittime fuori luogo."Si ritorne sul cammino tecnico di Juve-Fiorentina. Benetti ha un sorriso carico di amarezza, si sfoga ricordando che un settimanalemente. Poi dimentica e mette a fuoco il pareggio subito dal viola."Ora ci rimproverate di insistere troppo sui cross. Fino al derby voi stessi l'avevate definita la nostra arma vincente. Noi siamo gli stessi di prima, lo zero a zero non ci ha trasformati improvvisamente. La verità è che troppe palle-gol abbiamo mandato in fumo. Quando Zoff ha parato quel colpo di testa di Caso dovevamo essere già due a zero. Ma è inutile recriminare. Pensiamo pluttosto al Torino, vittorioso anche a Catanzaro. Bravo davvero. Non c'è altro da aggiungere."Sulla disposizione speculatrice degli uomini di Mazzone, ben disposti in campo ed organizzati por strappere al Comunale un sultato positivo, si soffermano Morini e Cuccureddu, entrambi sintonizzati sulla stessa ottica.Dice lo stopper:"Abbiamo visto il solito catenaccio che praticano le squadre che vengono a Torino. E intanto il Toro se ne va. Due punti possono essere una piccola svolta del campionato, soprattutto se i granata continuano a vincere come stanno facendo."Cuccureddu é piú laconico ed altrettanto esplicito:"Inutile giocare quando hai di fronte un undici come la Fiorentina votato solo a difendersi. Anche nel primo tempo?No, a pensarci bene nel primo tempo erano bene organizzati, ma nella ripresa che catenaccio!"La conclusione della mini-conferenza stampa è di Franco Causio, che si sofferma innanzitutto sulla propria prestazione:"Sono tornato il Causio del prima-derby. Purtroppo certe partite nascono così. Se facciamo il gol subito, addio Florentina."Ma il gol non reggie. Il gol non c'è stato. E fu pareggioAngelo Carolibrani tratti da: La Stampa 13 dicembre 1976