É il 20 Gennaio 1985 e Juventus e Como si sfidano nella prima Giornata del Girone di Ritorno del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1984-85 allo Stadio 'Comunale' di Torino.
I Bianconeri sembrano piú concentrati sulla Coppa dei Campioni (coppa che vinceranno nella tragica notte del Heysel) e sono lontani dalla testa della classifica del campionato. In testa invece c'é sorprendentemente il Verona che dopo una cavalcata splendida vince il suo primo Scudetto.
Dall'altra parte c'é la squadra lariana che termina il campionato con una meritatissima salvezza.
Buona Visione!
Stagione 1984-1985 - Campionato di Serie A - 1 ritorno
Torino - Stadio Comunale
domenica 20 gennaio 1985 ore 14:30
JUVENTUS-COMO 2-0
MARCATORI: Bonini 9, Rossi P. 42
JUVENTUS: Bodini, Favero, Cabrini, Bonini, Brio, (c) Scirea, Briaschi, Tardelli, Rossi P. (Caricola 65), Platini, Boniek.
A disposizione: Tacconi, Limido, Prandelli, Vignola.
Allenatore: Giovanni Trapattoni
COMO: Giuliani, Tempestilli, Ottoni, Centi (Gobbo 80), Albiero, Bruno, Muller, Butti (Todesco 62), Corneliusson, Matteoli, Fusi.
A disposizione: Della Corna, Guerrini, Morbiducci.
Allenatore: Ottavio Bianchi
ARBITRO: Mattei
Mentre Boniek consiglia a tutti di non farsi troppe illusioniBONINI: LA SUPERCOPPA NON CI HA DISTRATTO SIAMO TORNATI QUELLI DI UNA VOLTA"Abbiamo la tranquillità della squadra consapevole della propria forza e della possibilità di ottenere i risultati cui aspira."Le parole di Cabrini sono forse un po' enfatiche, ma sostanzialmente esprimono l'atmosfera che si respirava ieri pomeriggio nello spogliatolo della Juventus dopo la vittoria per 2 a 0 sul Como.Un avversario provinciale, è vero, ma che con pressing e velocità ha fatto faticare la Juventus: onore al vinti, gloria at vincitori, dunque. C'è di che - sommato alla bella vittoria di mercoledi sera contro Il Liverpool ridare nuovo fiato alle trombe dei tifosi.Che la Juventus abbia intrapreso una di quelle rincorse che tanti entusiasmanti successi le hanno procurato da quando è iniziata l'era Trapattoni?"Adesso è presto per fare discorsi del genere" - afferma Cabrini - Andiamo avanti per la nostra strada, poi vedremo. Il girone di ritorno ci é favorevole, alla fine tireremo le somme".E' comunque un fatto che la situazione sembra favorevole ad una rimonta blanconera. Platini inventa da par suo, Boniek sembra aver ritrovato nella Supercoppa nuovo brio e carburante, Bonini macina sempre piú palloni, tutto il complesso gira come un motore ben lubrificato. Insomma. I punti di svantaggio da Verona e Inter sono 6, ma la Juve deve recuperare l'incontro casalingo con la Lazio, quindi potrebbero diventare solo quattro.Boniek getta una secchiata d'acqua su entusinami che considera prematuri e troppo facili:"Andiamoci piano - ammonisce - Abbiamo vinto contro il Como e niente più. Una bella squadra, certamente, ma vincere era nostro dovere. Parlare di scudetto sarebbe illudere noi stessi e i tifosi. Se ci montiamo la testa noi, che cosa dovrebbero fare le squadre che hanno cinque o sei punti di piu?"Un richiamo alla realtà certamente opportuno ma che appare fin troppo severo. In fondo l'intelalatura della squadra è fortissima, quella che ha vinto lo scudetto la stagione scorsa.L'innesto di Favero al posto di Gentile: il cambiamento che probabilmente destava maggiori preoccupazioni si sta rivelando tutt'altro che traumatico: l'ex avellinese, dopo una difficile fase iniziale di amblentamento, sembra aver trovato tutta la sicurezza necessaria per imporsi anche in una squadra che ha ben plü elevate ambizioni. Insomma, i presupposti per una vittoriosa rincorsa ci sono."La cosa importante che è venuta fuori dalla partita contro il Como - spiega Bonini - è che abbiamo dimostrato di saper essere concentrati anche al di là della Coppa e della Supercoppa. Siamo tornati quelli di una volta:concentratissimi e determinatissimi sempre, in ogni occasione. Per questo dico che il discorso scudetto è ancora aperto. Anche se ci sono tanti punti da recuperare. É importante che non facciamo corsa su nessuno dobbiamo continuare a marciare spediti per la nostra strada, a primavera alzeremo la testa e vedremo dove siamo arrivati."Giorgio Destefanistratto da: La Stampa 21 Gennaio 1985