giovedì 12 giugno 2025

9 Settembre 1990: Parma - Juventus

Attraverso il Canale Youtube Ufficiale della Juventus vi proponiamo un gustoso amarcord di questa data odierna. É il 9 Settembre 1990 e ParmaJuventus si sfidano nella prima giornata del girone di andata del Campionato di Serie A 1990-91 allo Stadio 'Ennio Tardini' di Parma.

La Juventus tenta di riappropriarsi dello scettro di squadra 'piú forte della penisola' con una nuova dirigenza tecnica affidata ad un allenatore del famigerato 'calcio champagne' Luigi Maifredi. Dopo un inizio di campionato incoraggiante i bianconeri naufragano tra caterve di gol presi ed addirittura a fine campionato si trovano fuori dalle Coppe Europee dopo 27anni

Dall'altra parte un Parma (all'esordio assoluto in Serie A) che dopo aver disputato un campionato eccellente si rtirova in Coppa UEFA.

Buona Visione!



parma



 

Stagione 1990-1991 - Campionato di Serie A - 1 andata
Parma - Stadio Ennio Tardini
Domenica 9 settembre 1990 ore 16.00
PARMA-JUVENTUS 1-2
MARCATORI: Napoli N. 23, Baggio R. rigore 62, Melli rigore 88

PARMA: Taffarel, Gambaro, Grun, Minotti, Apolloni, De Marco (Mannari 73), Melli, Zoratto, Osio, Catanese, Brolin (Sorce 47)
Allenatore: Nevio Scala

JUVENTUS: Tacconi, Napoli N., Julio Cesar, Fortunato D. (Luppi 85), De Marchi M., De Agostini, Galia, Marocchi, Di Canio (Bonetti D. 78), Baggio R., Schillaci
Allenatore: Luigi Maifredi

ARBITRO: Lanese



Domenica nove settembre 1990. Una data segnata in grassetto, da tramandare e mandare a memoria, nella secolare storia Crociata.

Quel giorno il Parma Calcio disputò la sua prima partita nella Serie A a girone unico.

Si giocò a Parma, in uno stadio Ennio Tardini che si stava pian piano rinnovando e che presentò per la prima volta i Distinti con la parte superiore in ponteggi, ma ancora senza copertura.

Il destino volle che l’avversario fosse la Juventus, allenata dal tecnico emergente Luigi Maifredi con l’estro di Roberto Baggio, il potenziale offensivo di Totò Schillaci, Pierluigi Casiraghi e Paolo Di Canio, il portiere Stefano Tacconi e la coppia straniera Julio Cesar (difensore brasiliano) e Thomas Hasler (centrocampista tedesco).

La Vecchia Signora del calcio italiano si manifestò con la nuova divisa da trasferta completamente nera.

Quella domenica, davanti a 18.333 spettatori (13.188 abbonati e 5.145 paganti per un incasso di 801.504 Lire) il Parma perse onorevolmente (1-2), ma già al termine di quel campionato la neopromossa squadra Crociata giunse sesta, un gradino più in alto della Juve, e si qualificò per la sua prima partecipazione alla Coppa Uefa.

Principio di un decennio di trionfi (otto) in Italia e in Europa e di alcune finali perse, a cui per un soffio mancò per due volte soltanto lo Scudetto tricolore di Campioni d’Italia.

Un incipit battezzato da quella sconfitta da applausi contro Madama Juventus.

Con il gol di sinistro da distanza ravvicinata del terzino juventino Nicolò Napoli (24’), i rigori trasformati da Baggio ‘Il Divin Codino’ (62’) colpo del mercato estivo e di Alessandro Melli (88’), le incursioni sino alla fine pericolose del fluidificante volante Enzo Gambaro, di Lorenzo Minotti e dello stesso Melli.

Domenica 9 Settembre 1990, Parma-Juventus allo stadio Tardini. Fu l’aurora di un’avventura che in Serie A durò ininterrottamente per diciotto consecutive stagioni.

tratto da: STORIA CROCIATA – 09/09/1990, IL DEBUTTO IN A SCONFITTI DI MISURA DALLA JUVE. CON UN PROFETICO “NE FAREMO DI TUTTI I COLORI” DEL TARDINI



Maifredi chiede tempo
"E' una vittoria dei singoli
bisogna ancora lavorare molto"

PARMA
DAL NOSTRO INVIATO

Esordio positivo per il vicepresidente esecutivo Montezemolo, venuto in elicottero al Tardini dopo aver trepidato via radio per la Ferrari. Il neoacquisto della Juventus dice: 
"Mi fa piacere per i ragazzi e per Maifredi. E bello essere subito primi. C'è ancora molto da lavorare, ma è un risultato, questo che fa morale. In certi momenti si è vista una bella Juve, anche spettacolare, in altri s'è notata una certa lentezza. E' stata sicuramente importante la batosta di Napoli"
Montezemolo abbraccia idealmente Parma che ha accolto la Juve nel migliore dei modi nonostante i problemi legati a uno stadio dalla capienza ridotta: 
«La Juve non ha quasi mai steccato all'esordio in campionato, è stato bello che sia riuscita a vincere qui, davanti a un pubblico fantastico che ha festeggiato con calore il debutto in A." 
E mette sullo stesso piano Ferrari e Juventus: 
«Entrambe avrebbero bisogno del piede destro a tavoletta di Senna. La maglia nera ci ha portato bene, Julio Cesar in nero era ancora piu elegante".
Il presidente Chiusano, finalmente raggiante: 
«Ho visto una discreta Juve, a volte anche buona. Siamo sulla strada giusta. La difesa, si sa, è il reparto con maggiori problemi ma si comincia a ingranare. Fisicamente ho trovato tutti migliorati rispetto a Napoli: Baggio ottimo, bravo Fortunato, mi è piaciuta la sua disinvoltura, De Agostini, uno che gioca sempre bene". 
Il tecnico Maifredi asserisce: 
"Siamo confortati da questa vittoria, ma sappiamo di dover ancora lavorare molte. In quanto a qualità si migliora prima anche se penso ci manchi un mese per arrivare ai necessari sincronismi e automatismi". 
E' una Juve che ha rischiato pochissimo: 
«Fino al 2-0 si, abbiamo lasciato poco spazio al Parma. Con il doppio vantaggio ci siamo un po adagiati e la squadra di Scala ha saputo lottare fino all'ultimo minuto. Sapevamo che avrebbero buttato la partita sul piano del ritmo, qualche volta noi abbiamo accelerato, nel finale abbiamo un po' tirato il fiato. C'è da considerare che è stata la prima uscita di pomeriggio dopo una serie di notturne, con il fresco". 

Un Parma un po' presuntuo so? 
"No, aveva di fronte una Juventus che non è ancora in linea con i progetti, che deve sicuramente migliorare e restare con i piedi per terra ma ha dalla sua una caratura tecnica superiore. Loro erano già collaudati, noi avevamo buoni giocatori".

Che vittoria è, infine? 
"E' ancora la vittoria dei singoli più che dei collettivo. Ma del resto è chiaro, quando si affronta una squadra più in forma e collaudata. Noi stiamo cambiando schemi e mentalità, ed è faticoso. Seguendo la strada vecchia sarebbe stato più facile, ma noi più che all'immediato guardiamo a un futuro roseo".

Novită importante. Ha parlato l'arbitro. Lanese non è sceso in particolari, fino a giovedi almeno non può. Sui rigori ha fatto capire che c'erano interventi ostruzionistici ai danni di Baggio e Osio. 

«Più importante, aggiunge, è stata la collaborazione con i guardalinee per stabilire i fuorigioco, abbiamo cercato di applicare al meglio la nuova regola, non è facile. Una buona partita, un bel pubblico".

Franco Badolato
tratto da: La Stampa 10 settembre 1990




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