mercoledì 28 maggio 2025

28 Maggio 1978: Juventus - Napoli

É il 28 Maggio 1978 e Juventus e Napoli si sfidano nella quarta giornata del girone finale della Coppa Italia 1977-78 allo Stadio 'Comunaledi Torino.

É una Juventus che domina il calcio italiano. In campionato nessuno puo starle dietro tant'é che al secondo posto si afferma la sorpresa Lanerossi Vicenza

Per quanto riguarda la coppa nazionale i bianconeri si devono arrendere al secondo gruppo eliminatorio.

Buona Visione! 



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Stagione 1977-1978 - Coppa Italia - Girone finale, 4ª giornata
Torino - Stadio Comunale
domenica 28 maggio 1978 ore 20:30 
JUVENTUS-NAPOLI 1-0
MARCATORI: Spinosi 45

JUVENTUS: Alessandrelli, Spinosi, Geissa, (c) Furino, Morini, Miani, Fanna, Schincaglia, Boninsegna (Tolfo 80), Gasperini G., Virdis
A disposizione: Marchese, Cascella, Marchetti M., Granaglia. 
Allenatore: Giovanni Trapattoni

NAPOLI: Mattolini, La Palma (Bruscolotti 46), Ferrario, Restelli, Catellani, Stanzione, Massa (Nuccio 46), Juliano, Savoldi, Vinazzani, Chiarugi
A disposizione: Favaro, Casale, Cassano
Allenatore: Gianni Di Marzio

ARBITRO: Tonolini
AMMONIZIONI: Furino 37 (Juventus)
ESPULSIONI: Furino 42 (Juventus); Chiarugi 89 (Napoli)




Trapattoni parte tranquillo: lascia una squadra vera 
Una orgogliosa Juventus (in 10) batte il Napoli con Spinosi: 1-0 

TORINO — L'orgoglio dei campioni è stato grande ieri sera contro il Napoli, quel Napoli che nell'andata di Coppa aveva umiliato proprio la Juventus sotto una valanga di cinque gol. Con la solita squadra priva degli «argentini», che fin qui aveva fatto meno che poco, ridotti in dieci uomini per l'espulsione di Furino al 42', i bianconeri hanno sorpreso un Napoli fino a ieri lanciato verso la finale di Coppa Italia e che ora è stata seriamente compromessa. Il gol di Spinosi allo scadere del primo tempo non ha premiato soltanto la stupenda prestazione dello stopper bianconero, che con Morini e Alessandrelli ha fatto a gara per raccogliere la palma del migliore, ma anche il carattere, la determinazione e, appunto, l'orgoglio dei campioni che hanno così salutato nel migliore del modi Trapattoni in partenza per l'Argentina. 

La partita sembrava predestinata a risolversi con un monologo del Napoli. In effetti il Napoli ha sfiorato molte volte il gol, ma sulla sua strada non si è più trovato quell'Alessandrelli che gli aveva spianato il successo a Napoli, ha trovato un altro portiere, con il solito nome ma con la voglia di riscattarsi da tutte le perplessità che avevano suscitato le precedenti uscite in Coppa Italia. Oseremmo dire che Alessandrelli stasera, almeno stasera, si è rivelato degno di Zoff. La partita si è conclusa con numerosissimi tifosi napoletani, circa 3500 nel concerto dei 6500 presenti in silenzio, mentre quelli juventini che per 45 minuti erano stati zitti in attesa della sconfitta, si sono riscattati nella ripresa e la gara è finita con il coro «Juve, Juve». 

Questo è un successo che non ha nessun significato per la Coppa Italia, ma ha un significato, nel caso ce ne fosse stato bisogno, per il carattere della Juventus e per il futuro, con particolare riferimento al prossimo. Con questi uomini, più ancora che con questi giocatori, Trapattoni può partire tranquillo per l'Argentina e per le vacanze. Allo stadio Comunale la Juventus gioca in trasferta per questa interessante partita di Coppa Italia. Le due curve sono pressoché deserte, e nei distinti centrali hanno preso posto circa 2500 tifosi del Napoli, in tribuna qualche bianconero, ma è chiaro che le attenzioni di questa partita sono rivolte tutte alla squadra azzurra protesa a garantirsi quel successo che le consentirebbe di avvicinarsi ulteriormente alla finale. 

Nessuna grossa novità negli schieramenti a parte il fatto che Di Marzio ha deciso di schierare Chiarugi all'ala sinistra e sulla estrosa ala si piazza subito Spinosi, mentre Morini si occupa di Savoldi che all'andata gli aveva segnato 4 gol. La Juventus gioca piuttosto bloccata con Boninsegna e Virdis punte avanzate. Nessun particolare accorgimento tattico, naturalmente, a centrocampo. I primi applausi vanno a Chiarugi che al 3' dal limite sfiora il gol con una bella sberla di sinistro, ma il suo tiro finisce di poco a lato. Subito dopo c'è un buon momento bianconero con Geissa che sulla sinistra imita gli «argentini» Cabrini e Gentile. Tuttavia in fase conclusiva le punte bianconere non riescono a concretizzare un certo predominio territoriale. 

Al 13' questa offensiva piuttosto sterile della Juventus viene conclusa con un bel tiro di Fanna che manda la palla di poco a lato con un bel tiro di destro. Al 15' due occasioni per il Napoli, che ritorna padrone del campo; una punizione di Chiarugi viene svirgolata da Morini nel tentativo di precedere Savoldi: Alessandrelli è bravo a deviare in corner. Sul tiro dalla bandierina Juliano da pochi passi di testa ha la palla buona per segnare ma alza troppo la mira. La Juventus non accetta di subire e contrattacca caparbiamente trascinata in questo suo atteggiamento dall'orgoglio di Furino, Spinosi, Boninsegna, lo stesso Virdis e soprattutto di Fanna. 
Virdis appare in progresso ulteriore, si esibisce in un tunnel ai danni di Juliano. Fanna è vivacissimo e mette continuamente in apprensione la difesa del Napoli che non può giocare serenamente come immaginava alla vigilia. Al 18' uno scontro fra Savoldi e Morini si conclude ai danni del bianconero che rimane a terra e deve ricorrere alle cure del medico e del massaggiatore per riprendere più o meno regolarmente la partita. Quando rientra in campo, Morini rimane incollato a Savoldi. 

La partita diventa nervosa. La Juventus, ovviamente, non intende proprio perderla. Al 37' Furino viene ammonito per un fallo su Catellani. Al 42' il capitano bianconero incorre in un errore più grave, commettendo un fallo di reazione su La Palma, nella zona destra dell'attacco bianconero. L'arbitro non ha esitazioni, e lo espelle. La fascia passa a Morini. Ma proprio questo episodio sprona l'orgoglio bianconero. La Juventus, ridotta a dieci uomini, al 45' si porta all'attacco con Boninsegna, che da destra calibra un cross sul quale si avventa, liberissimo, perché ha sorpreso tutti, Luciano Spinosi. Impeccabile colpo di testa a due passi da Mattolini, ed è gol. Juventus 1, Napoli 0. 

Al 4' il Napoli si riporta all'attacco e al termine di un'azione velocissima Chiarugi devia la palla verso la rete alle spalle di Alessandrelli. L'arbitro però annulla per fuorigioco dell'ala sinistra. Chiarugi protesta vivacemente, ma l'arbitro rimane fermo nella decisione di non convalidare il gol. D'altronde un Chiarugi che protesti non fa notizia... Al 6' c'è un bel tiro di Juliano che raccoglie una sponda «pettorale» di Savoldi ma il suo tiro si spegne a lato, di poco. La partita è sempre molto accesa e a tratti anche nervosa. I tifosi bianconeri, che dal momento del gol di Spinosi hanno cominciato a controbattere con battimani ed urla di incitamento i tifosi napoletani, tributano al portiere juventino una lunga ovazione. E' ancora Alessandrelli protagonista, al 26', con una bella parata in tuffo su bolide di Ferrario. 

L'offensiva azzurra non si spegne ma la Juventus è sempre caparbia e non sbaglia quasi nulla. All'attacco Virdis ha ormai esaurito tutte le sue energie, però, la difesa regge e come! Al 36' Morini, a portiere battuto, su tiro di Savoldi salva sulla linea e mantiene cosi la Juventus in vantaggio. Un vantaggio meritato per carattere e determinazione. C'è ancora l'espulsione di Chiarugi per proteste e la partita si chiude.
 
Franco Costa 
tratto da: La Stampa 29 maggio 1978





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