Attraverso Youtube vi proponiamo un gustoso amarcord di questa data odierna.
É il 7 Ottobre 1979 e Milan e Juventus si sfidano nella quarta giornata del girone di andata del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1979-80 allo Stadio 'San Siro' di Milano.
I bianconeri contendono fino all'ultimo lo Scudetto con l'Inter peró al termine del campionato sará solo secondo posto dietro i nerazzurri mentre il Milan (Campione d'Italia in carica) si vede togliere la Serie A da sotto i piedi dopo lo scandalo del Totoscommese.
Buona Visione!
Stagione 1979-1980 - Campionato di Serie A - 4 andata
Milano - Stadio San Siro
domenica 7 ottobre 1979 ore 15:00
MILAN-JUVENTUS 2-1
MARCATORI: Novellino 7, Antonelli 44, Tardelli 46
Milano - Stadio San Siro
domenica 7 ottobre 1979 ore 15:00
MILAN-JUVENTUS 2-1
MARCATORI: Novellino 7, Antonelli 44, Tardelli 46
MILAN: Albertosi, Collovati, Romano, De Vecchi, Bet, Baresi F., Novellino, Buriani, Antonelli (Carotti 78), Bigon, Chiodi
A disposizione: Rigamonti, Galluzzo
Allenatore: Massimo Giacomini
A disposizione: Rigamonti, Galluzzo
Allenatore: Massimo Giacomini
JUVENTUS: Zoff, Gentile, Cabrini, (c) Furino, Brio, Scirea (Verza 44), Marocchino, Tardelli, Bettega R., Prandelli, Fanna
A disposizione: Bodini, Tavola
Allenatore: Giovanni Trapattoni
ARBITRO: Agnolin L.
AMMONIZIONI: Gentile, Prandelli, Verza (Juventus); De Vecchi, Novellino (Milan)
I rossoneri si sono imposti con autorità nel primo grande scontro della serie AMilan solido, bianconeri senza ideeBen impostati tatticamente, i campioni hanno assunto subito il comando del giocoA disagio la squadra di Trapattoni, costretta a continui cambi di marcaturaIl peso dell'infortunio a ScireaCuccureddu in tribuna: la sua esperienza poteva servire nella difficile gara di San SiroDAL NOSTRO INVIATO MILANO — Sembra diventata una cattivissima abitudine, per la Juventus, quella di svegliarsi ogni volta «sotto» di due reti. Come a Gyòr, anche ieri a San Siro i bianconeri hanno disputato un discreto secondo tempo, ma era troppo tardi per rimontare i gol di Novellino e' Antonelli. Tardelli ha dimezzato subito lo svantaggio, al primo minuto della ripresa, e poi la squadra di Trapattoni si è portata in avanti con maggiore decisione, trovando però sempre pronte repliche in contropiede.Una Juve giovane, quella che ha tentato la disperata rimonta. Marocchino è andato in campo dall'inizio, al posto dello squalificato Causio, Verza è subentrato a Scirea infortunatosi allo scadere del primo tempo in modo tanto banale quanto doloroso. Gli assalti sono stati condotti con slancio ma senza idee chiare: per tutta la partita i bianconeri sono stati inferiori, come squadra, al Milan, reagendo soprattutto con spunti individuali alla superiorità tattica dell'avversario. Trapattoni si era deciso per la coppia di terzini Gentile-Cabrini: hanno giocato così male entrambi che c'era solo (a posteriori, d'accordo) l'imbarazzo della scelta nel preferire a uno dei due Cuccureddu, ancora una volta sacrificato a misteriose esigenze di squadra. Gentile ha penato su Antonelli, ha poi giocato di forza su Novellino rischiando grosso. Cabrini è stato a lungo senza avversario da marcare, il giovane Romano (una mezz'ala, schierato da Giacomini a terzino sinistro al posto dì Maldera sofferente di tallonile) lo aspettava in zona, ma visto che il bianconero non avanzava, finiva per risultare un prezioso appoggio per l'attacco, agendo sui tre quarti a raccogliere i passaggi dei centrocampisti ed a crossare verso Zoff.Per tutto il primo tempo la Juve ha sofferto in blocco, priva di potenza offensiva e incerta a centrocampo dove solo Furino, schiumando rabbia, si batteva con energia su ogni pallone, su tutti gli avversari, finendo però inevitabilmente per lasciare troppo spazio ad un Novellino più lucido ed altruista del solito. Gli stessi continui cambi di marcatura ordinati dalla panchina denunciavano il disagio di una squadra che non trovava il bandolo della matassa, mentre il Milan arrivava subito alla quadratura del suo gioco, spostando Bet da Bettega (lasciato a De Vecchi) a Marocchino, lasciando il magnifico Collovati su Fauna, che ha potuto giocare ben pochi palloni validi Così scombinata per conto suo, contrata con efficacia dalle marcature avversarie, la Juventus si dibatteva mentre il Milan giocava. Bettega faceva da regista arretrato, si muoveva con l'eleganza (ma anche con la lentezza) di un cavallo da concorso mentre i rossoneri gli viaggiavano attorno al galoppo. Marocchino lottava senza costrutto, di Fauna si è detto. Le difficoltà in attacco — le solite difficoltà — si riflettevano a ritroso su tutta la squadra.Questa la Juve balbettante del primo tempo, mentre il Milan andava a segno subito con Novellino ed allo scadere del tempo con Antonelli, nella cui vana rincorsa Brio denunciava tutta la sua lentezza e parecchia ingenuità. Troppo semplice sarebbe ridurre la causa di tutto all'assenza di Causio; piuttosto, va detto che il secondo gol rossonero è stato chiara conseguenza del caos difensivo dopo l'uscita di Scirea (distorsione), quasi allo scadere del primo tempo. Nella ripresa il duello si è equilibrato, ma troppo tardi. Verza ha dato il suo apporto di grinta e qualità, Furino (lasciato Novellino a Gentile) ha potuto farsi vedere di più, il Milan era stanco per il gran correre del primo tempo. Ma di gioco, ancora una volta la Juve non ne ha fatto vedere. Il primo big-match del campionato ha cosi detto Milan, un verdetto aderente all'andamento della gara, anche se di bel gioco se ne è visto poco sui due fronti. Ma il Milan, almeno, ha dimostrato di essere capace di cambi di ritmo, la Juve sino a quando non è stata spinta dalla disperazione, si è mossa con esasperante lentezza. Gentile, Cabrini, Tardelli, a lungo irriconoscibili, lo stesso Bettega che ha finito per giocare sempre più arretrato, sono stati i punti deboli (atletici e tattici) di una Juve sotto tono. Prandelli si è smarrito nel caos, ma che poteva fare lui che arriva dalla serie B? Intanto Cuccureddu era fuori. Chissà perchè.Bruno Perucca
tratto da: La Stampa 8 ottobre 1979