lunedì 9 giugno 2025

2 Maggio 1976: Bologna - Juventus

È il 2 Maggio 1976 e si gioca allo Stadio 'Renato Dall'Ara' di Bologna la sfida Bologna-Juventus

La gara è valevole per la tredicesima giornata del girone di ritorno del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1975-76.

Alla fine di quel Campionato la Juventus finirà alle spalle del Torino Campione d'Italia con solo due punti di ritardo.

Per quanto riguarda la coppa nazionale i nostri eroi non riusciranno neppure a superare il primo turno eliminatorio: saranno scavalcati nel girone dall' Inter. Invece la Coppa Italia la vince a sorpresa il Napoli che strapazza per 4-0 in finale l'altra sorpresa Hellas Verona.

Buona Visione! 



Bologna





Stagione 1975-1976 - Campionato di Serie A - 13 ritorno
Bologna - Stadio Comunale
domenica 2 maggio 1976 ore 16:00 
BOLOGNA-JUVENTUS 1-4
MARCATORI: Gori S. 36, Massimelli 58, Mancini autorete 69, Bettega R. 75, Bettega R. 87

BOLOGNA: Mancini, Roversi, Cresci, Cereser (Bertuzzo 74), Bellugi, Nanni, Rampanti, Massimelli, Clerici, Vanello, Chiodi
A disposizione: Adani, Valmassoi
Allenatore: Bruno Pesaola

JUVENTUS: Zoff, Gentile, Tardelli, (c) Furino, Morini, Scirea, Causio, Cuccureddu, Gori S., Capello F., Bettega R. 
A disposizione: Alessandrelli, Spinosi, Altafini
Allenatore: Carlo Parola

ARBITRO: Ciacci
AMMONIZIONI: Morini, Furino (Juventus); Bellugi, Chiodi (Bologna)



Boniperti e Parola elogiano la squadra 
È stata una prova di gran carattere 

(Dal nostro inviato speciale) Bologna, 2 maggio. 

Gli emiliani presenti allo stadio sostengono di aver assistito alla più divertente partita della stagione.- Grazie alla Juventus, naturalmente. Ma gli stessi delusi emiliani sostengono che il Bologna è rimasto pure stupidamente vittima d'una sottile illusione, di un calcolo errato. La squadra di Pesaola, infatti, è scesa in campo convinta di evadere una pratica di scarsa entità, contro la Juventus che riteneva fosse alla deriva. I fatti, per i petroniani, si sono invece svolti in modo molto dissimile dal pensieri e dal progetti della viglila, poiché la reazione ed il temperamento della Juventus hanno del tutto traumatizzato gli uomini di Pesaola. Ed è questo degli juventini il modo migliore di concludere dignitosamente un campionato contraddittorio. 

Giampiero Boniperti è il primo a compiacersi dalle capacità reattive dei suoi e, pur avendo lasciato lo stadio in largo anticipo, ha fotografato immagini sufficienti per commentare in maniera positiva la prova della Juve. Dice Giampiero, illuminandosi con un sorriso molto contenuto: 
« Noi bene. Il Bologna ha lottato. Fino al 2-1 si è comportato in maniera impeccabile. Questa vittoria per noi è molto importante; dovevamo dimostrare di essere ancora vivi e ci slamo riusciti ». 
Ed ora tutti gli obiettivi puntati su Verona-Torino, una partita decisiva agli effetti della retrocessione e dell'assegnazione dello scudetto. 
« Noi lotteremo fino in fondo, senza più perdere la concentrazione che stiamo ritrovando, anzi che abbiamo ritrovato. Il campionato è ancora interessante. Voi giornalisti, con iI nostro aiuto, lo avete reso tale. Se guardiamo la classifica e facciamo matematica spicciola, dobbiamo concludere che il campionato non é ancora finito ». 
C'è allegria, dopo tanto digiuno. Si passa da un sorriso all'altro. Le battute umoristiche di Spinosi contagiano tutti nel vestibolo bianconero, dal quale esce Carletto Parola, subito attorniato dalla curiosità dei cronisti. Senza attendere. la prima domanda, Nuccio apre il dialogo con la stampa dicendo: 
« Bella partita, non c'è che dire. Tra di noi e tra di loro. Noi però abbiamo dominato in lungo e in largo. E siamo riusciti a cancellare l'imbattibilità del Bologna che, stando alle statistiche, non aveva ancora perso in casa nell'attuale stagione. Elogio la mia squadra per la prova di carattere dimostrata ». 
Il Toro continua a vincere... 
"Lo so. Il Toro è bravo. Ma anche secondo me il campionato non è finito ». 
Juve brava per propri meriti o per sprovvedutezza dell'avversario? 
« Il 2 e 1 ce lo siamo conquistato pienamente, poi il Bologna, ed era logica la sua reazione, si è spinto in avanti favorendo il nostro contropiede. Sui meriti dei bianconeri non ci piove certo ». 
E a questo punto cosa prevedi? 
« Non sono un indovino. Dico che la vittoria di oggi, arrivata dopo tante sofferenze, ci dà una spinta morale incredibile. E se facciamo quattro punti nei restanti 180 minuti ..." 
Qui Parola fa punto, un po' per diplomazia, un po' per convinzione, molto per scaramanzia, Bettega con Tardelii, contuso sopra il tendine di Achille sinistro, e Furino, il bianconero più atteso, replica ad una nostra osservazione. Gli abbiamo fatto notare che la sua posizione è risultata troppo « risucchiata » a centro campo. Dice il cannoniere juventino, autore oggi di un, « doppietta » che lo porta a quota 15 gol: 
« Sto agli ordini; ed anche alle preghiere del miei compagni che si sentono più protetti da una mia posizione arretrata. Li ringrazio per la fiducia che mi concedono. I gol, quando arrivano in serie, fanno sempre piacere. Passando ad altro, indipendentemente dal gioco del campionato, tengo a sottolineare che la nostra prova è1 una pronta replica a chi ci voleva invecchiati, logori, seppelliti, in quanto alle "chances", dico che ce ne sono, però dobbiamo guardare al Torino. Se rallenta cercheremo di approfittarne, altrimenti amen. E poi sarà bene occuparci di questa Samp che verrà a Torino non certo per regalarci nulla ». 
Anche Gentile sposa la teoria di Bettega: 
« Il brutto periodo è passato, però il Torino continua a vincere. Adesso possiamo solo sperare nel Verona che per salvarsi dovrà battere i granata. I destini del Toro dipenderanno dunque dagli scaligeri. E viceversa ». 
Due parole sul giovane Chiodi. 
"E' un ragazzo bravo, veloce, che al butta dentro. Guai a distrarsi ». 
Altra prestazione lodevole è di Morini. La sua grinta non si esaurisce, con le ultime battute del match. Traspare ancora dalle sue parole'. Dice infatti lo stopper: 
« Grossa esibizione della Juve. Una partita del genere però bisognava giocarla contro la Roma. Ma è inutile recriminare. L'importante sarà non mollare. Quando si rende tutti all'85 per cento è un bel giocare ». 
Bobo Gori, compagno in « doppietta » di Bettega, spiega l'azione del suo secondo successo personale: 
« Ho schiacciato di testa, la palla ha toccato la traversa, ha carambolato sul piede e sulla spalla di Mancini ed è entrata in rete. E adesso sono proprio soddisfatto. Il mio traguardo erano i 10 gol, sono a quota 8 con sole 18 partite all'attivo. A differenza dei miei colleghi, sono un po' pessimista sulle nostre possibilità di scudetto. Il Torino non denuncia la minima flessione anche come gioco, e sono convinto che se vincerà il titolo lo farà con pieno merito, anche se noi ci avremmo messo lo zampino in maniera tanto negativa quanto determinante. Non credo comunque che il Torino perderà a Verona." 
Giudizi, commenti e conclusioni assortite. C'è, però, un'denominatore comune in tutti: la speranza. Uscendo dallo stadio incontriamo Pesaola. E' turbato. Gli chiediamo se andrà a Napoli come si vocifera. Il Petisso allarga le braccia, abbozza un sorriso e fa: 
« Ma se voi giornalisti andate dicendo che il prossimo anno allenerò la Juve? ». 
E si allontana. Un commentino: ci risulta che Pesaola è gradito al Napoli. Non ci risulta invece che possa restare alla corte bianconera. 

Angelo Caroli
tratto da: La Stampa 3 maggio 1976




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