É l' 8 Agosto 2015 e Juventus e Lazio si sfidano nella Finale (gara unica) della Supercoppa Italiana TIM 2015.
Il tutto si svolge allo 'Shanghai Stadium' di Shanghai (Cina).
É una Juventus che domina il calcio italiano. Sta per iniziare un altro campionato davanti a tutti.
In questa gara c'é davanti a lei una Lazio che si fará eliminare - durante la stagione - anche dalla Coppa Italia per mano dei bianconeri.
Sará una stagione deludente per i biancolesti, lontani dalle posizioni che contano.
Buona Visione!
Shanghai, campo neutro - Shanghai Stadium
sabato 8 agosto 2015 ore 20:00
JUVENTUS-LAZIO 2-0
MARCATORI: Mandzukic 69, Dybala 73
JUVENTUS (3-5-2): (c) Buffon; Barzagli, Bonucci, Caceres; Lichtsteiner, Sturaro (Pereyra 89), Marchisio C., Pogba, Evra; Mandzukic (Llorente 80), Coman (Dybala 61)
A disposizione: Neto, Rubinho, Isla, Rugani, Parodi, Padoin, Vitale, Tello, Zaza
Allenatore: Massimiliano Allegri
LAZIO (4-3-3): Marchetti; Basta, De Vrij, Gentiletti, Radu; Onazi, Biglia, Cataldi (Kishna 75); Candreva, Klose (Djordjevic 62), Felipe Anderson (Morrison 88)
A disposizione: Berisha, Guerrieri, Patric, Konko, Mauricio, Hoedt, Milinkovic-Savic, Oikonomidis, Keita B.
Allenatore: Stefano Pioli
ARBITRO: Banti
Cambia il set, cambiano gli attori, ma la trama e il finale rimangono gli stessi: il sequel di Juve-Lazio, dopo la Coppa Italia del 20 maggio scorso a Roma, si proietta al Shanghai Stadium, rispetta il copione del primo spettacolo e ha ancora la stessa Signora per protagonista.La Cina è nuovamente terra di conquista per i bianconeri, che come a Pechino tre anni fa, volano fino in Oriente per conquistare il primo trofeo stagionale. La settima Supercoppa va in bacheca grazie ad una prova autorevole e autoritaria, nella quale la Juve non concede nulla agli avversari, domina in campo e con un micidiale uno-due nella ripresa chiude la gara in quattro minutiPer la prima uscita ufficiale della stagione Allegri sceglie il 3-5-2 e in attacco, al fianco di Mandzukic, schiera Coman. In avvio la Juve cerca la manovra, la Lazio si affida più alle ripartenze e alle incursioni dei centrocampisti, sventate dagli attenti Bonucci e Caceres. La prima conclusione arriva al decimo ed è opera di Pogba, per la prima volta con il 10 sulle spalle, ma il suo colpo di testa su cross di Lichtsteiner è troppo angolato. I ritmi sono estivi e le condizioni del campo non favoriscono colpi raffinati, così per vedere il secondo tentativo si deve aspettare il 28': l'autore è Lichtsteiner, che dopo essersi accentrato, scarica appena alto dal limite.Pogba, tra i più attivi, fa vedere le cose più interessanti in posizione d'ala sinistra, inventando due ottime giocate che la difesa biancoceleste intercetta. Si gioca in una sola metà campo per tutto il primo tempo, però l'iniziativa degli uomini di Allegri non viene premiata.
La Juve potrebbe comunque già trovare il gol al 2' della ripresa, grazie ad una doppia magia di Pogba: il francese prima mette Mandzukic solo davanti alla porta, ma Marchetti respinge, quindi spara una fiondata dai venticinque metri sfiorando l'incrocio.Una decina di minuti più tardi arriva il primo tiro della Lazio, appena più pimpante dopo i pericoli corsi: il destro di Onazi non scuote Buffon. Al quarto d'ora Allegri cambia Coman con Dybala e Pioli risponde inserendo Djordjevic per Klose.I bianconeri continuano a tenere palla e iniziativa e non vi vede come il risultato possa rimanere inchiodato sulla parità: a fare giustizia ci pensa Mandzukic che al 24' stacca altissimo sulla pennellata di Sturaro e piazza l'incornata vincente nell'angolino.La reazione laziale si esaurisce con un sinistro di Felipe Anderson bloccata da Buffon, anche perché subito dopo arriva il raddoppio: Mandzukic se ne va sula destra, salta un avversario, arriva sul fondo e serve in area Pogba che, dopo il controllo appoggia sul dischetto per il perfetto rigore in movimento di Dybala.
La partita termina virtualmente qui: troppo determinati e feroci i bianconeri per lasciarsi intimorire dagli sforzi della Lazio di riaprire il risultato. Finisce 2-0 e la Juve porta a casa la settima Supercoppa. È la prima squadra a conquistarne tante. Come d'abitudine, come da copione.
La redazione di juventus.com
brano tratto da: La Signora di Shanghai
Due gol in quattro minuti nel secondo tempo, i nuovi acquisti dell'attacco bianconero permettono a Massimiliano Allegri di alzare il primo trofeo stagionale: il croato a segno di testa, l'ex Palermo chiude i conti con un bel sinistro. Molto indietro i biancocelesti
SHANGHAI - Il tocco dei nuovi arrivati per mettere la ciliegina sui trofei dello scorso anno. I due colpi del mercato bianconero risolvono una brutta Supercoppa Italiana, disputata su un terreno di gioco indegno di una gara che metteva in palio un trofeo. Vince, meritatamente, la Juventus, capace di alzare i ritmi quanto basta nella ripresa per avere la meglio su una Lazio spenta, poco brillante dal punto di vista fisico e anche tatticamente più confusa del solito. Massimiliano Allegri può sorridere grazie ai gol di Mario Mandzukic e Paulo Dybala, che mettono in mostra le rispettive specialità della casa: imperioso il colpo di testa del croato per il momentaneo 1-0, imparabile la saetta mancina dell’ex Palermo, entrato in campo soltanto nella ripresa.
GLI AFFANNI DELLA LAZIO – Praticamente solo brutte notizie per i biancocelesti, molto indietro dal punto di vista fisico pur avendo tra dieci giorni un delicatissimo preliminare di Champions League contro il Bayer Leverkusen. Con il centrocampo da inventare per le assenze di Parolo e Lulic, Pioli ha stupito tutti cambiando modulo rispetto alle previsioni: spazio a un 4-2-3-1 con Onazi al fianco di Biglia e Cataldi schierato come trequartista centrale. Una mossa, quella del tecnico laziale, probabilmente orientata più a infastidire la regia di Marchisio che a dare un sostegno concreto a Klose prima e a Djordjevic poi.
LE SOLUZIONI DI ALLEGRI – Reduce da un precampionato complicato per via degli infortuni, Allegri ha risposto alle assenze di Morata, Khedira e Chiellini rispolverando il 3-5-2, soluzione magari non spettacolare ma che garantisce sempre solidità alla Vecchia Signora, con Barzagli recuperato in difesa e la sorpresa Coman a ridosso di Mandzukic. Sturaro è preferito a Pereyra e a gioco lungo si è rivelata la scelta vincente, visto che l’ex genoano, al 24′ della ripresa, ha trovato il varco giusto sulla destra, pennellando un cross che ha concluso la propria corsa sulla testa di Mario Mandzukic.
BRUTTO PRIMO TEMPO – Il terreno di gioco devastato e il forte vento hanno condizionato un primo tempo nel quale la Lazio ha provato a pungere sulle corsie con i soliti Candreva e Felipe Anderson, i cui palloni velenosi messi a centro area non hanno mai trovato il supporto giusto degli inserimenti dalle retrovie. Juve che lascia il possesso palla sterile ai biancocelesti e spaventa Marchetti soltanto con un sinistro da fuori area di Lichtsteiner, terminato alto sopra la traversa. Se il lavoro di Cataldi in funzione anti-Marchisio si rivela efficace, non si può dire lo stesso per quanto riguarda l’appoggio alla fase offensiva: il giovane biancoceleste è costretto a giocare spalle alla porta e prevalentemente di sponda, la difesa a tre bianconera non rischia nulla.
MEGLIO LA RIPRESA – I primi tre minuti del secondo tempo offrono più spunti dei 45 iniziali. Il duo Caceres-Evra si salva grazie a un rimpallo sull’inserimento senza palla di Candreva, poi è la Juventus ad andare due volte vicinissima al gol. Gioco di prestigio di Pogba per mandare in porta Mandzukic, il croato è a tu per tu con Marchetti ma centra l’estremo laziale in uscita. Il francese abbandona il ruolo di assist-man e si mette in proprio con uno splendido destro da fuori area, sfera a lato di un soffio. La sfida torna in letargo e Allegri inserisce Dybala per Coman, mentre Pioli richiama un positivo Klose per affidarsi a Djordjevic.
LE RETI DECISIVE – Serve la famosa giocata per risolvere lo stallo. La Juventus la trova sull’asse Sturaro-Mandzukic, il croato sovrasta Basta sullo stacco e Marchetti non può nulla. La Lazio si accende soltanto quando Felipe Anderson trova spazio davanti a sé, è del brasiliano la prima conclusione nello specchio della serata biancoceleste: mancino centrale, Buffon non trema. Stesso spartito del vantaggio per il raddoppio bianconero, anche se a fuggire sulla destra stavolta è Mandzukic. Cross sul palo lontano, Onazi riesce a chiudere ma di testa serve Pogba, il francese pesca Dybala ai 10 metri e la sassata dell’argentino chiude il discorso. La Vecchia Signora alza la Supercoppa con uno show durato 4 minuti – dal 24′ al 28′ -, la Lazio prova a metterla in difficoltà nel finale ma Bonucci è strepitoso nel murare Candreva. Vince la Juventus, sospinta dai nuovi, mentre Pioli può contare su Kishna e Morrison soltanto per lo spezzone conclusivo: troppo poco per lasciare il segno.