giovedì 7 agosto 2025

3 Ottobre 1971: Juventus - Catanzaro

É il 3 Ottobre 1971 e Juventus e Catanzaro si sfidano nella prima giornata del girone di andata del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1971-72 allo Stadio 'Comunale' di Torino.

I bianconeri cominciano la stagione che porterá in bacheca il Quattordicesimo Scudetto dopo una battaglia senza esclusioni di colpi con Milan e Torino

Alla fine di questo Campionato la classifica si legge cosi' :

Prima e Campione d'Italia : Juventus Punti 43

Seconda/Terza : Milan e Torino Punti 42

Dall'altra parte c'é un Catanzaro (alla prima esperienza in massima divisione) che deve a malincuore salutare la Serie A dopo una bataglia fino all'ultimo minuto per evitare la Serie B.

Buona Visione! 



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Stagione 1971-1972 - Campionato di Serie A - 1 andata
Torino - Stadio Comunale
domenica 3 ottobre 1971 ore 15:00 
JUVENTUS-CATANZARO 4-2
MARCATORI: Anastasi 34, Haller 64, Bettega R. 66, Spelta 75, Bettega R. 76, Gori 79

JUVENTUS: Carmignani, Spinosi, Marchetti G., Furino, Morini, (c) Salvadore, Haller, Causio, Anastasi, Capello F., Bettega R. 
A disposizione: Alessandrelli, Cuccureddu
Allenatore: Cestmir Vycpalek

CATANZARO: Pozzani, Zuccheri, D'Angiulli, Benedetto, Silipo, Busatta, Gori, Banelli, Spelta, Franzon, Braca (Ciannameo 74)
A disposizione: Bertoni
Allenatore: Gianni Seghedoni

ARBITRO: Trinchieri
ESPULSIONI: Capello F. 28 (Juventus)




JUVENTUS Fredda reazione all'espulsione di Capello: questa è la dimostrazione di maturità e carattere
CHE ORCHESTRA SENZA DIRETTORE!
Causio (più umile) sale sul podio con Haller 
Spinosi che succede?

La Juventus di ieri può essere paragonata a un'orchestra che, a un terzo del concerto, vede sparire il suo direttore e continua l'esecuzione con un crescendo esaltante, Capello è il direttore d'orchestra e Trinchieri lo ha allontanato dal campo dopo circa mezz'ora di gioco. Il fallo di reazione di Capello non era nei limiti di un'espulsione: ha reagito a una scorrettezza di Franzon, ma non meritava una punizione cosi severa. Bastava un'ammonizione.

Capello è logicamente un elemento assai prezioso nello schema bianconero e ieri stava disputando una buona partita. Eppure, rimasta in dieci la Juventus non ha fatto una grinza. In un batter d'occhio ha riorganizzato il proprio gioco: Salvadore si è piazzato davanti a Morini, Causio si è trasformato in regista pur continuando a svolgere compiti d'attaccante. Su Causio, Furino e Haller e sulla difesa è gravato da quel momento il peso dell'incontro.

Con un atto di presunzione comprensibile data l'euforia e il sostegno di metá del pubblico che parlava in dialetto calabrese il Catanzaro si è fatto più coraggioso, è uscito dalla trincea e La Juventus l'ha trafitto in contropiede quella che era stata l'arma offensiva del giallorossi per mezz'ora con Anastasi.

Gli ospiti, ricchi di volontà ma poveri d'esperienza e modesti tecnicamente, nella ripresa hanno tentato una rimonta e, prima su un cross di Spinosi (corretto di testa da Bettega) e trasformato da Haller, poi su un traversone di Morini girato in rete da Bettega, sono stati infilati altre due volte con una buona dose d'ingenuita. Acquisire tre gol di vantaggio malgrado l'inferioritá numerica è una dimostrazione di carattere, forza di reazione, determinazione. Ecco, a nostro avviso, un importante passo avanti compiuto dalla Juventus.

Sul 3-0 la squadra ha rallentato il ritmo, ha preso fiato, si è concessa una pausa. Gli avversari ne hanno subito approfittato per accorciare le distanze con un colpo di testa di Spelta (Morini accecato dal sole si é lasciato anticipare). Come percorsa da una scarica di corrente ad alta tensione, la Juventus si e riportata sotto e Bettega, su passaggio di Anastasi, ha fatto centro per la quarta volta. Sembrava tutto finito ma ecco che il piccolo Gori, sfruttando un'incertezza di Spinosi ha realizzato di testa il secondo gol catanzarese. A questo punto la Juventus, che di energie ne aveva spese parecchie, ha preferito evitare altri guai ed ha fatto la partita tenendo il pallone, facendo melina. Gli spettatori di fede giallorossa hanno fischiato. Dobbiamo convenire però che la squadra bianconera aveva gia concesso più del dovuto allo spettacolo ed era logico che, dopo lo sforzo sostenuto, cercasse di non compromettere il risultato.

La prima partita di campionato ha confermato le indicazioni scaturite nella fase di preparazione e in Coppa Italia: la Juventus ha una prima linea che può diventare irresistibile. A centrocampo, sinché Capello ha giocato, c'è stata una maggior copertura che in passato: non erano mancate le occasioni da gol, fallite di un soffio o neutralizzate da Pozzani. Anastasi è piaciuto per la volontà, la disciplina tattica, l'impegno con cui ha cercato il gol e di perfezionare gli scambi con Bettega. Sotto il profilo atletico Petruzzu è già in ottime condizioni: ha segnato ed ha fatto segnare. Ha tradotto in pratica ciò che gli viene richiesto, con un valido gioco di movimento. Se continua così il suo rendimento sarà più che soddisfacente. Bettega, con la doppietta, è il capocannoniere del torneo, Sui palloni alti ieri è parso titubante: troppo fresco il ricordo dell'infortunio al capo riportato con il Taranto. Dopo un primo tempo a corrente alternata, Bettega ha disputato un'eccellente ripresa, confermando il suo fiuto del gol.

Haller ha segnato dando il suo contributo anche in fase di copertura. Causio ha svolto con diligenza i compiti che gli sono stati affidati dopo l'uscita di Capello sorretto, in questo sfiancante lavoro, da un Furino maiuscolo, onnipresente.

In difesa notevole l'apporto di Marchetti, efficaci Salvadore e Morini. Lo stopper ha lottato con caparbietá contro l'attivo Spelta: ha fornito il passaggio-gol a Bettega, l'unica pecca l'ha avuta quando, a causa del sole, non ha contrastato Spelta che di testa ha battuto Carmignani. Pure Spinosi ha collaborato all'azione del gol di Haller, ma è rimasto fermo sul gol di Gori, uno a tutto pepe, difficile da controllare. Spinosi, onestamente, ha ammesso che ieri era poco concentrato, non sentiva molto la partita. Capita. Carmignani non ha colpe specifiche sui due gol subiti: è rimasto coinvolto nello sbandamento della retroguardia. In precedenza il portiere si era lasciato sfuggire un paio di palloni ma senza conseguenze: occorre dargli il tempo d'ambientarsi, di raggiungere in forma e l'affiatamento con la difesa. Non può che migliorare.

Adesso c'è in sosta internazionale. Cinque bianconeri, fra Nazionale A e Under 23, saranno impegnati in azzurro nel doppio confronto con la Svezia. Gli altri proseguiranno normalmente gli allenamenti. Martedì 12 ottobre la Juventus si esibirà in amichevole a Trieste al gran completo per prepararsi alla trasferta di Verona. La gara contro i rossoalabardati consentirà a Vycpalek di provare anche alcuni giovani.

Bruno Bernardi
tratto da: La Stampa 4 ottobre 1971






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