È il 14 Aprile 1985 e Juventus ed Udinese si sfidano nella quattordicesima giornata del girone di ritorno del Campionato Italiano di Calcio di Serie A 1984-85 allo Stadio 'Comunale' di Torino.
I Bianconeri sembrano più concentrati sulla Coppa dei Campioni (coppa che vinceranno nella tragica notte del Heysel) e sono lontani dalla testa della classifica del campionato. In testa invece c'è sorprendentemente il Verona che dopo una cavalcata splendida vince il suo primo Scudetto.
Dall'altra parte c'è l' Udinese che nonostante campioni come Zico ed Edinho non riesce a terminare la propria stagione al di sopra di una buona salvezza.
Buona Visione!
Stagione 1984-1985 - Campionato di Serie A - 10 ritorno
Torino - Stadio Comunale
domenica 14 aprile 1985 ore 15:30
JUVENTUS-UDINESE 3-2
MARCATORI: Carnevale 20, Boniek 34, Boniek 81, Koetting 86, Zico 90
JUVENTUS: Bodini, Favero, Cabrini, Bonini, Caricola, (c) Scirea, Briaschi, Vignola (Prandelli 61), Rossi P. (Koetting 61), Platini, Boniek
A disposizione: Tacconi, Limido, Pioli
Allenatore: Giovanni Trapattoni
UDINESE: Brini, Galparoli, Cattaneo, Gerolin, Edinho, De Agostini, Mauro, Miano, Carnevale (Selvaggi 71), Zico, Tesser (Dominissini 59)
A disposizione: Fiore, Billia, Papais
Allenatore: Luis Vinicio
ARBITRO: Pirandola
Elogi di Giovanni Agnelli a Boniek.«Adesso il polacco ci ha preso gusto»TORINO — Boniek, ancora lui. Segna due gol e trascina la Juventus verso un prezioso successo. Il dottor Giovanni Agnelli, in passato severo critico del polacco, da qualche tempo si entusiasma alle prodezze del giocatore:'Il suo primo gol è stato stupendo, un'altra grande prodezza dopo quella di mercoledì contro il Bordeuax. Forse ci ha preso gusto. La partita è stata divertente, anche se mi è sembrato il tipico incontro di fine stagione. E' mancata soprattutto l'atmosfera di coppa e la tensione che contraddistingue questi grandi appuntamenti internazionali. Con tanti giocatori bravi in campo, le emozioni ed i colpi di scena non potevano mancare però».Uno di questi grandi protagonisti è senza dubbio Massimo Mauro, al quale molti predicono un futuro bianconero. Agnelli elogia il tornante di Vinicio:«Ha sbagliato un gol, ma è uno che mi piace. Certo non basta una partita sola per giudicarlo. Sarà della Juve? E' troppo presto per dirlo, non c'è nulla di deciso né per lui né per altri. Abbiamo delle trattative già impostate, ma è ancora tutto da definire».Boniperti, come al solito, ha lasciato lo stadio a metà partita, mentre Agnelli riprendeva invece posto in tribuna. Gli chiedono quando riuscirà a trattenere 11 presidente Juventino per novanta minuti:«Forse a Bruxelles — conclude scherzando il dottor Agnelli — e credo che sarebbe una grossa vittoria».Tutto questo Boniperti non l'ha sentito perché era già in auto diretto verso casa. Prima di involarsi e di dare libero accesso al solito gruppetto di tifosi che si apposta ogni domenica fuori dal portone dello stadio attendendo un gesto generoso del presidente, ha commentato:«Bella partita davvero. Unico appunto, il fatto che ci sia voluto il gol di Carnevale per dare la sveglia ai giocatori. Boniek ha fatto un gol bellissimo, ma avrebbe potuto segnare prima, bastava che toccasse la palla davanti a Brini ed il gioco era fatto».Al momento della «fuga» la Juventus era ancora bloccata sul pareggio. Boniperti però è sembrato fiducioso, anche perché, secondo lui, la squadra dopo essere stata trafitta riusciva a reagire nel migliore dei modi:«Avevo paura che fossero stanchi, non fisicamente ma psicologicamente, invece questo non è successo ed a trarne vantaggio è stato lo spettacolo. Merito della Juve, ma anche dell'Udinese, una squadra brillante, che gioca e lascia giocare. E non è solo un fatto casuale. Infatti è la seconda squadra del campionato, dopo di noi, in fatto di reti segnate. Complimenti a Vinicio».La ripresa non gli ha dato torto.Fabio Vergnanotratto da: La Stampa 15 aprile 1985